Le Nazioni Romantiche – Storia del Nazionalismo nel XIX Secolo
Titolo originale: Les Nations Romantiques
Autore/i: Plumyène Jean
Editore: Sansoni Editore
unica edizione, premessa dell’autore, traduzione dal francese di Davide Bigalli, in sovracoperta: Eugène Delacroix, La Libertà che guida il popolo sulle barricate, Parigi, Louvre.
pp. 540, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, Firenze
Nazione, nazionale, nazionalismo, sono ormai i termini più ricorrenti fino quasi all’esasperazione del vocabolario odierno: il nostro pianeta ci appare letteralmente ricoperto, per non dire irto, di innumerevoli nazionalismi che costituiscono ormai un aspetto ordinario della nostra attualità quotidiana.
Eppure, storicamente parlando, il nazionalismo è apparso relativamente tardi sulla scena della storia: «Viva la nazione!» questo grido risuona per la prima volta nel continente europeo allorquando, al richiamo della patria in pericolo, le masse, fino allora inerti e rassegnate, si mobilitano e muovono guerra agli ormai fatiscenti e vacillanti troni delle antiche monarchie di diritto divino.
Dopo il 1789, le armate rivoluzionarie della Repubblica prima, dell’Impero napoleonico poi, sconvolgono i tradizionali equilibri dell’Europa romantica, contribuendo così al risveglio di quelle nazionalità che, in un secondo momento, si costituiranno in Stati. Da quel momento, come un’epidemia, il nazionalismo si diffonde irresistibilmente in tutti i paesi: al monarca voluto da Dio, si sostituisce ormai il volere sovrano – ma quanto spesso manipolato! – del popolo e della Nazione.
Argomenti: Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Storia del Pensiero,