Le Mappe Immaginarie
Autore/i: Autori vari
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, introduzione e cura di Marcelo Ravoni.
pp. 384, Milano
In quell’impero, l’arte della cartografia raggiunse una perfezione tale che la mappa di una sola provincia occupava tutta una città, e la mappa dell’impero tutta una provincia. Dopo un certo tempo, queste mappe smisurate non accontentarono più, e i collegi dei cartografi rilevarono una mappa dell’impero che aveva le dimensioni dell’impero e coincideva puntualmente con esso.
Da questa citazione, trovata da Jorge Luis Borges, viene il titolo della presente antologia di letteratura latinoamericana, una letteratura che sembra ritrarsi nell’infinito man mano si cerca di avvicinarla e di coglierla nel doppio senso: che le esplorazioni di questi ultimi anni (Julio Cortázar, García Márquez, Mário de Andrade) servono solo a stimolare ulteriori letture; e che più ci si addentra nelle letture, più si avverte l’inadeguatezza delle definizioni «critiche» che se ne erano date sinora.
L’antologia vuole guidare a nuovi sentieri, tracciare mappe di altre province, portare nuovi testi (per esempio un racconto perfetto, delizioso e struggente dell’uruguaiano Felisberto Hernández) e autori che conosciamo, in fisionomie nuove (come Guimaraes Rosa, qui presente con un breve racconto); e altri che si sentivano citare in tono esoterico (come il leggendario «maestro di Borges», Macedonio Fernández). Questo libro, oltre a prescindere da certe ortodossie retoriche, trascura le cronologie e le divisioni nazionali, regionali, le scuole letterarie, gli sviluppi ideologici: è un intreccio di storie che, come la mappa immaginaria, si sovrappone a un continente con uomini, spettri, miraggi e dèi innumerevoli.
La maggior parte dei testi corrisponde a un’epoca abbastanza precisa della letteratura latinoamericana: dalla fine degli anni ’20 ai nostri giorni, e nell’ambito di tale epoca viene seguito il filone del fantastico (o meraviglioso o mitico o insolito o straordinario); e questo filone è seguito sullo sfondo di una tradizione, disseminata nelle stesse pagine dei racconti principali sotto forma di favole, leggende, reperti folcloristici che vanno dai frammenti superstiti di narrativa precolombiana e dalle meravigliate iperboli dei primi conquistadores fino alle manifestazioni odierne di un pensiero magico che sopravvive, e coesiste con la logica di ferro quotidiana.
Argomenti: Geografia, Immaginazione e Creatività, Mappe e Cartografie,