Le Forze Sottili e la Loro Azione
Contributo alla medicina psicosomatica
Autore/i: Saetti Andrea
Editore: Edizioni Mediterranee
nota introduttiva dell’autore.
pp. 148, Roma
Quest’opera, oltre a gettare le basi psichiche e fisiologiche della medicina psicosomatica per contribuire a farne un metodo di cura su fondamenti razionali e scientifici, vuole dimostrarne la validità mediante alcuni esperimenti fatti con individui dotati di ipersensibilità. L’autore descrive come questi individui hanno reagito a delle bioradiazioni della materia organica e a quelle ideoplasticizzanti delle forme, come pure a radiazioni della materia inorganica, e dimostra che tali energie che compenetrano il tutto non sono né elettricità, né luce, né calore, né qualsiasi altro elemento noto, sia della fisica che della biologia.
Le forze sottili dello psichismo sono di natura animica, atte a produrre delle reazioni fisiologiche; e ciò in modo piu accentuato man mano che si scende nella scala dell’evoluzione animale, ove tali forze non vengono ostacolate nella loro funzione neurovegetativa da complessi psicologici o da funzioni cerebrali, come invece avviene nell’uomo. Il corso clinico curativo delle malattia in medicina psicosomatica si basa su tali forze. Comunemente, queste forze sono conosciute come forza vitale, e per sorprenderne l’energia bioradiante si è dovuto ricorrere ai sensitivi.
Al tatto e alla vista del sensitivo la forza vitale si manifesta negli organismi altamente organizzati, quali l’uomo, l’animale, o anche la pianta, in modo bioradiante, con tutte le caratteristiche magnetiche del positivo e del negativo, dell’attrazione e della repulsione e del complemento cromatico.
Tra fattore morale ed organico esiste una reciproca influenza. Organicamente parlando, tale influenza si conosce come «psichica». E per mezzo di questa che si può stabilire il rapporto tra forza vitale e forza morale.
Ne segue che l’influenza psichica può, per il tramite di differenti emozioni, stimolare o paralizzare la funzione organica. Ed è su ciò che si basa la possibilità di ridurre a sistema curativo il potere dell’attitudine mentale sui processi neurovegetativi dell’organismo, attitudine nella quale entra in gioco l’immaginazione, e successivamente la suggestione terapeutica, dal momento che esiste un rapporto diretto tra le sensazioni organiche e le insinuazioni della suggestione.
Argomenti: Fisiologia, Medicina Psicosomatica, Psiche,