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Le Figure del Mito

Le Figure del Mito

Un grande itinerario illustrato nelle immagini mitologiche di ogni tempo e paese

Autore/i: Campbell Joseph

Editore: Red Edizioni

prefazione dell’autore, traduzione dall’americano di Augusto Sabbadini (Shantena).

pp. XV-524, ricchissimo apparato di foto e illustrazioni a colori e b/n nel testo e fuori testo, Como

«La tesi è, in breve, che i sogni aprono una porta sulla mitologia, poiché i miti sono della stessa natura del sogno. Come i sogni emergono da un mondo interiore sconosciuto alla coscienza di veglia, così avviene per i miti. Così avviene, in verità, per la vita stessa». Queste parole, che Joseph Campbell pone come premessa al suo lavoro, spiegano anche il senso e la direzione dell’itinerario che siamo invitati a comprendere. Partendo dall’esperienza dei sogni, infatti, Campbell distingue tra la mitologia propria delle culture orali e quella delle grandi civiltà che hanno conosciuto la scrittura. Segue poi gli sviluppi di queste mitologie (che culminano nelle tre grandi religioni: buddhismo, cristianesimo e islamismo) e ne analizza le sostanziali differenze. Propone un’interpretazione universale dell’esperienza mitica come esperienza dell’unità e torna infine all’analogia tra sogno e mito, accostando il tema del risveglio. Le figure del mito è anche il catalogo più compiutamente illustrato di questa esperienza universale. Sono oltre quattrocento le immagini prodotte nel libro e commentate in un sottile gioco di equilibri, dove il testo e la figura non prevalgono mai l’uno sull’altra, ma anzi si completano a vicenda: «Le figure invitano l’occhio a non essere precipitoso, bensì a soffermarsi nel godimento delle rivelazioni che offrono. I temi mitici delle figure vengono interpretati nel testo, che è concepito più come ambientazione delle immagini che come argomentazione a sé».

Dalla prefazione dell’autore:
“Le figure invitano l’occhio a non essere precipitoso, bensì a soffermarsi e a riposarsi nel godimento delle rivelazioni che offrono. Nel dar forma a questo libro perciò ho ritenuto di far sì che lo spirito delle figure regnasse sovrano e che il libro stesso fosse tale da consentire al lettore di aprirlo in qualsiasi punto. I temi mitici illustrati dalle figure vengono interpretati nel testo, che è concepito più come ambientazione delle immagini che come argomentazione a sé. Eppure il libro sviluppa anche una tesi; che il lettore non è tenuto a prendere in considerazione, ma che può, se vuole, aggiungere al godimento delle forme visive.
La tesi è, in breve, che i sogni aprono una porta sulla mitologia, poiché i miti sono della stessa natura del sogno. Come i sogni emergono da un mondo interiore sconosciuto alla coscienza di veglia, così avviene per i miti. Così avviene, in verità, per la vita stessa.
La prima parte del libro apre questa porta onirica verso il mito.
La seconda parte distingue due ordini di miti: il primo, relativamente semplice, appartiene alle tradizioni popolari orali; il secondo, infinitamente più complesso, è caratteristico delle grandi civiltà che hanno conosciuto la scrittura (particolarmente quelle dell’Europa, del Medio Oriente, dell’Estremo Oriente e dell’America Centrale e Meridionale). Questa parte identifica inoltre le strutture fondamentali di questa mitologia, che culmina storicamente nella triade delle grandi ’religioni mondiali’, Buddhismo, Cristianesimo e Islam, e che ha esercitato un’immensa influenza sull’umanità.
La terza parte illustra e discute alcune differenze importanti fra le versioni e interpretazioni orientali e occidentali di questo complesso mitico.
La quarta parte, che è il nucleo essenziale del libro, descrive in dettaglio un approccio orientale, derivante dallo voga, a una lettura psicologica del simbolismo mitologico. Tale lettura è tanto rilevante per le forme mitiche occidentali quanto per quelle orientali; e per sottolineare questo fatto nelle illustrazioni ho accostato capolavori dell’arte europea moderna a quelli delle arti antiche e orientali.
Segue (quinta parte) un’ampia rassegna comparativa di versioni popolari e colte della figura antica ed estremamente diffusa del dio sacrificato.
Infine, la sesta parte conclude il libro riprendendo il tema del mito come sogno e come vita e accostandosi al paradossale mistero del risveglio.[…]”

Joseph Campbell (1904-1987) è stato uno dei maggiori studiosi di mitologia e del pensiero religioso. Influenzato dalia psicologia junghiana, ha partecipato attivamente alle Conferenze Eranos e ha curato la pubblicazione americana delle opere di Heinrich Zimmer. È autore di numerosi libri, tra i quali, tradotti in italiano, ricordiamo L’eroe dai mille volti.

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PREFAZIONE

I. IL MONDO COME SOGNO

Il Signore del Sonno
Il Signore della Morte e della Resurrezione
Il Bambino Portentoso
La Grande Dea

II. L’IDEA DI ORDINE COSMICO

Tradizioni scritte e orali
La Montagna del Mondo
La Montagna del Mondo in Mesoamerica
Il ciclo del calendario
La sfera rotante dello spazio-tempo
Il Centro della Trasformazione

III. IL LOTO E LA ROSA

Lo scettro di fiori
Il trono di fiori
Le acque inferiori e superiori
Il seme d’oro

IV. TRASFORMAZIONI DELLA LUCE INTERIORE

Psicologia e yoga
Il serpente guida
L’Uno Così Venuto
La Saggezza dell’Altra Sponda
La scala di loto
Il ritorno alla terra

V. IL SACRIFICIO

La vittima volontaria
Aspetti magici, morali e mistici del sacrificio
Altare di sangue
Il mito

VI. IL RISVEGLIO

NOTE

INDICE ANALITICO

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