Le Donne e la Pazzia
Con un commento di Franca Ongaro Basaglia
Autore/i: Chesler Phyllis
Editore: Giulio Einaudi Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Paola Carreras.
pp. XLIII-360, nn. fotografie b/n f.t., Torino
Continua a crescere il numero delle donne americane di ogni classe e razza che vengono considerate o si considerano nevrotiche o psicotiche, che cercano un aiuto psicoterapeutico 0 vengono ricoverate negli ospedali psichiatrici. Quali sono le ragioni del fenomeno?
Esiste un nesso tra l’incremento delle malattie mentali e il ruolo sociale cui le donne sono costrette? Qual è l’atteggiamento dei medici e della scienza ufficiale nei confronti di queste malate?
Questi gli interrogativi cui vuole rispondere il volume di Phyllis Chesler, studiando la condizione femminile nella cultura occidentale, rifacendosi alle verità profonde dei miti e ai« casi » storici, documentando situazioni in” atto attraverso la ricostruzione di «carriere» psichiatriche esemplari. Per la Chesler la biologia, la cultura patriarcale e i rapporti genitore-figlia concorrono a garantire i comportamenti e gli ideali che vengono solitamente riconosciuti come femminili: l’autosacrificio, il masochismo, il narcisismo riproduttivo, la dipendenza, la svalutazione della donna, ecc.
Il trattamento che i clinici riservano alle donne è la diretta conseguenza di questi stereotipi. Un doppio parametro di salute mentale, uno per le donne, uno per gli uomini, domina la maggior parte delle teorie e una prassi terapeutica fatta di violenza e di paternalismo. La malattia mentale rappresenta dunque uno dei nodi decisivi attraverso i quali passa la presa di coscienza delle donne.
Phyllis Chesler ha compiuto studi in lettere e psicologia, e insegna attualmente al Richmond College della City University di New York. Femminista militante, ha pubblicato numerosi articoli su riviste scientifiche.
Argomenti: Donna, Malattie della Mente, Psichiatria, Psico-Patologie, Universo Femminile,