Le Cento e Dieci Divine Considerazioni
Autore/i: De Valdés Juan
Editore: Fratelli Bocca Editori
cura e prefazione di Edmondo Cione.
pp. XXXII-544, Milano
Dalla prefazione:
«Nell’alta società italo-spagnola che circondava don Pedro de Toledo, il vicerè di Carlo V a Napoli, cominciò a farsi notare intorno al 1535 un cavaliere spagnolo dal tratto aristocratico e tutt’insieme squisitamente, affabile e cortese, si ch’esercitava su chiunque lo avvicinasse un fascino davvero straordinario. Si chiamava Juan de Valdés, ed era fratello del defunto Alonso, il segretario dell’imperatore che aveva intavolato con Melantone le famose trattative onde nacque la «Confessio Augustana», ed era salito alla notorietà letteraria per due arguti e briosi dialoghi d’ispirazione erasmiana, il «Latancio» e il «Carén» in cui egli, «erasmicior Erasmo», porta alle estreme loro conseguenze (nel primo a proposito del sacco di Roma, e, nel secondo, della politica mondana della Curia) la polemica antiritualistica ed antiascetica e l’esaltazione della religiosità ottimisticamente razionalistica propria all’umanista cristiano di Rotterdam.[…]»
Argomenti: Cristianesimo, Eresie, Medioevo, Spiritualità, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Storia del Pensiero,