Le Barriere dell’Anima
Corrispondenza con Ol’ga Fréjdenberg – In un’epoca di grandi speranze, di repressioni inaudite, di terribile violenza l’autoritratto di due anime d’eccezione
Autore/i: Pasternàk Borìs Leonídovič; Frejdenberg Olʹga Mihajlovna
Editore: Garzanti Editore
unica edizione, prefazione di Elliott Mossman, edizione italiana a cura di Luigi Vittorio Nadai condotta sull’edizione di Elliott Mossman.
pp. 476, 77 ill. b/n, Milano
Ol’ga Fréjdenberg era cugina di Pasternàk, figlia della sorella del padre. Lei di Leningrado, lui di Mosca – ebbero poche occasioni per frequentarsi; ma gli anni accesi e poi cupi e tormentati in cui vissero erano propensi agli epistolari, come a uno dei pochi modi di conoscersi e conoscere, quando le distanze parevano ed erano insormontabili e le censure infierivano.
Studiosa di filologia classica, si deve a Ol’ga la spinta decisiva per il passaggio del giovane Boris dalla filosofia alla poesia; e in ogni momento di una vita difficile, la corrispondenza con Olga fu per Pasternàk di incentivo e apertura, offrendogli una possibilità unica di sfogo e di riflessione di cui si ritrova la traccia nei suoi versi e prose, nel suo grande romanzo. Alla conoscenza della genesi e fattura del Dottor Zivago, questo epistolario offre infatti un contributo rilevantissimo.
Elliott Mossman ha ordinato le lettere tacendo precedere ogni sezione da un diario «retrospettivo» scritto da Ol’ga negli ultimi anni della sua vita, che rievoca mirabilmente la storia e le tappe di una grande amicizia; e ha aggiunto note che chiariscono figure e riferimenti, e risultano particolarmente utili per quegli anni convulsi nei quali la vita di Pasternak fu più legata a quella degli altri, in una Russia divenuta URSS e sottoposta a radicali cambiamenti.
Il Valore inestimabile di questa «contraddanza epistolare» sta dunque nel ritratto che se ne ricava di due anime d’eccezione, una delle quali il grande poeta di Mia sorella la vita. il grande narratore del Dottor Živago; ma, per loro tramite, appare tutta un’epoca di grandi speranze frustrate, di repressioni inaudite, di terribile violenza. L’ultima lettera di Boris a Ol’ga, morta pochi mesi dopo. e della fine del ’54, a poco più di un anno dalla morte di Stalin.
Argomenti: Biografie, Cultura, Poesia, Relazioni d'Amore, Storie di Vita,