Le Antiche Olimpiadi
Il grande sport nel mondo classico
Autore/i: Pescante Mario; Mei Piero
Editore: Rizzoli
pp. 342, nn. tavv. a colori f.t., Milano
Il primo olimpionico fu Corebo: era il 776 a.C. ed è questa la data riconosciuta come quella dell’inizio delle Olimpiadi; l’ultimo di cui si conosca il nome è l’armeno Varazdat, nel 396 d.C.; ma dopo di lui i Giochi continueranno ancora fino all’editto di Teodosio, imperatore romano e cristiano, che nel 392 d.C. proibì ogni manifestazione legata all’antico paganesimo. Le Olimpiadi del 393 non si tennero. Né si tennero più fino alla fine dell’Ottocento: fu nel 1896, con i primi Giochi moderni, ad Atene, un ritorno alle origini, che grazie al barone Pierre de Coubertin ricominciò la storia, un’altra storia: ma davvero un’altra? In questo libro Mario Pescante e Piero Mei ripercorrono la vicenda più che millenaria di Olimpia e dei suoi Giochi. Cosa era lo sport prima: anche Omero raccontò un “evento sportivo”? Cosa fu e cosa rappresentò, nella valle dell’Alfeo ma anche in tutta la Grecia antica, dove si gareggiava quasi quotidianamente ma si rispettava, salvo rare eccezioni, la “tregua olimpica”? Le leggende intorno alle origini dei Giochi, non solo quelli olimpici, ma anche gli altri; la religiosità; lo spirito nazionale degli Elleni; il programma dell’evento, da “un giorno-una corsa” all’arrivo di discipline sportive come la lotta, il pugilato, il terribile pancrazio, le corse ippiche, le corse con le armi; la storia della decadenza, l’indifferenza dei Romani, Nerone e le sue vittorie, il doping, le donne, i trucchi, il professionismo, il tifo, i campioni, i poeti che li cantarono.
Argomenti: Discipline Sportive, Mondo Classico, Olimpiadi, Sport, Storia,