Lawrence d’Arabia o il Sogno Infranto
Autore/i: Benoist-Méchin
Editore: Edizioni Italiane Abruzzini
prefazione dell’autore, versione italiana a cura di Giorgio De Marchis.
pp. 286, nn. foto b/n f.t., Roma
«Mitomane, impostore, ciarlatano o eroe?
Queste le qualifiche che furono attribuite a Lawrence d’Arabia. Per Churchill, sarebbe stato «uno dei più grandi condottieri del genere umano».
Per Lord Allenby, comandante supremo dell’esercito britannico in Egitto durante la prima guerra mondiale, «la storia della sua vita vale tutte le fiabe messe insieme». Secondo altri non sarebbe stato che un buffone assetato di notorietà «un nevrotico dominato da una morbosa attrazione per il fango».
Chi era dunque quest’uomo enigmatico e sconcertante portato alle stelle da Bernard Shaw, vilipeso da Richard Aldington, e di cui la leggenda ha fatto il «non incoronato re d’Arabia»?
Le vicende di questo personaggio ci sono narrate da Benoist-Méchin; frugando e scavando fra i ricordi e le lettere di chi visse «quei tempi, egli inquadra nella cornice epica della rivolta nel «deserto l’uomo d’azione che solleva i Beduini dell’Hedjaz contro la dominazione turca, conquista Akaba con la sua spada e pagando munificamente di persona conduce vittoriosamente a Damasco le truppe dell’Emiro Feisal; è il dramma spirituale del sognatore e dello scrittore prestigioso, che le sofferenze e i tormenti apparentano a un Betz, a un Nietsche e a un Dostojewski.
Vediamo Lawrence, conquistatore di 29 anni lanciarsi sulle orme d’Alessandro il Grande in un turbinio di veli bianchi e di spade scintillanti. Ma lo vediamo anche, a poco per volta, inabissarsi nel mare della più nera disperazione fino a quando cercherà nell’asservimento volontario e nel proprio avvilimento, gli «equivalenti infernali» del suo sogno infranto.
E per concludere, questo colonnello illustre morirà, soldato semplice, dopo essersi arruolato Sotto falso nome nella Raf.
Verrà la morte e infrangerà pure lui alla guida della sua motocicletta.
Liberato così da un mondo dedito alla frode, agli spergiuri e agli impegni non mantenuti, ritroverà finalmente la purezza alla quale aveva anelato.
Un dramma umano di spaventosa intensità, scaturito da un dramma politico dalle ripercussioni imprevedibili, costituiscono i due poli intorno ai quali gravita la carriera di Lawrence.
Ed ecco che per conoscerlo non basta seguire le peripezie della sua campagna d’Africa: occorre penetrare nei più remoti recessi del suo dolore. Ci si accorge allora che, vinto una prima volta dalle circostanze ed una seconda volta da se stesso, ha saputo trasformare questa doppia sconfitta in una unica vittoria che nessuno oramai ha il potere di strappargli».
Argomenti: Arte della Guerra e Strategia, Biografie, Conflitti Militari, Politica, Potere, Storia, Storie di Vita,