L’Autunno del Medio Evo
Autore/i: Huizinga Johan
Editore: Edizione CDE
introduzione di Eugenio Garin, traduzione di Bernardo Jasink.
pp. XXXVI-526, 99 tavv. b/n f.t., Milano
“Nato dal gesto quasi assurdo di un re francese, che volle premiare con uno stato quasi indipendente un suo prode figlio cadetto”, il ducato di Borgogna, sul quale si appunta lo sguardo del grande storico olandese tra la metà del Trecento e la metà del Quattrocento, ben esemplifica quel tardo mondo autunnale che segna la fine di un’epoca ma ha già in sé i segni di quella nuova.
“L’autunno è la stagione in cui sembrano esasperarsi tutte le fecondità e tutte le contraddizioni della natura. In un simile momento della storia, i contrasti appaiono con un’evidenza straordinaria, ed è allora che si può meglio capire che cosa è una civiltà”, scrive lo storico francese Le Goff del meraviglioso affresco dello Huizinga.
Pubblicato nel 1919, L’Autunno del Medioevo è indubbiamente una delle più alte espressioni della cultura e del pensiero storico del nostro tempo, e insieme libro di affascinante lettura, popolato di rumori, di profumi, perfino di carezze. È come una grande vetrata istoriata dove compaiono i re, i santi, i vescovi, i principi e i cavalieri, le dame e le beghine, il borghese e il contadino.
Huizinga scende negli strati profondi della storia e intesse una fitta trama di stati d’animo, motivi sentimentali, aspirazioni, sogni. “È dall’anima dello stesso Medioevo, che sono venuti i tempi nuovi”, scrive Huizinga ed è quindi nello psichismo più nascosto di una società che dobbiamo cercare le tracce dei grandi rivolgimenti a venire.
Johan Huizinga Nacque a Groninga il 7 dicembre 1872, e morì a De Stug il 1 febbraio 1945. Inizialmente, si era volto agli studi letterarii e filologici, a Groninga prima e a Lipsia dopo. Insegnante di storia nel ginnasio di Haarlem dal 1897 al 1905, consegue nel 1903 la libera docenza in storia della civiltà e letteratura dell’Indonesia all’Università di Amsterdam. Nel 1905 un lavoro sulle origini di Haarlem gli procura la chiamata all’Università di Groninga. Huizinga si rivelò nel 1919 proprio con L’Autunno del Medioevo. Successivamente scrisse Erasmus (1924), Esplorazioni di storia culturale (1929), Homo ludens (1939), La crisi della civiltà (1935, v.). Durante l’occupazione tedesca dell’Olanda, H., fu prima rinchiuso in un campo di concentramento e poi confinato.
Argomenti: Medioevo,