L’Astronomia nel Poema Sacro – 2 Volumi
Autore/i: Gizzi Corrado
Editore: Luigi Loffredo Editore
unica edizione, copia con dedica dell’autore al critico d’arte Arturo Bovi, presentazione di Carlo Bo e Piero Tempesti, tavole fuori testo di Federico Spoltore.
vol. 1 pp. 228, vol. 2 pp. 528, nn. illustrazioni b/n, tavole a colori f.t., Napoli
Dopo una larga premessa, che occupa l’intero primo volume, nella quale vengono esposti, con dovizia di particolari e riferimenti e mediante tavole sinottiche e diagrammi, sia il sistema astronomico copernicana che quello tolemaico, l’Autore passa, nel secondo volume, ad un esame scrupoloso e puntuale di tutti i passi che, in un modo o nell’altro, facciano riferimento, ricorso o anche solo allusione a fatti astronomici nelle tre cantiche della Divina Commedia. È il secondo volume si apre con una rapida scorsa critica a quella che potrebbe essere considerata la storia della fortuna dell’astronomia nella poesia italiana da Dante a Pascoli, sì che l’avvio alla lettura dello studio specifico dedicato a Dante trova il lettore preparato da un quadro d’insieme che gli consente di collocarsi agevolmente nella mentalità del Poeta e di intenderne quindi con altrettanto agio sia le prospettive, sia le intenzioni e il dettato.
Per quanto concerne la struttura di tale volume, va sottolineato il particolare – a mio parere importante – che lo studio, per ogni cantica, si articola in capitoli dedicati ognuno ad un canto, nell’ambito del quale ogni passo astronomico viene riportato, spiegato letteralmente, analizzato scientificamente (e spesso anche con felici commenti letterari ed estetici) e quindi chiarito nel suo significato reale e allegorico (là dove questo ci sia), sì che il lettore ne deriva un totale e consapevole possesso.
Pur condotto con singolare rigore scientifico – che fa dell’opera un validissimo sussidio per chiunque affronti una lectura Dantis anche ad alto livello – tuttavia lo studio è trattato in modo che anche il lettore di media cultura lo potrà trovare, oltre che interessante ed utile, anche piacevole e per il contenuto e per la forma che non cede mai ai rigori di una prosa aridamente scientifica, ma costantemente si sa mantenere sul piano di una simpatica e cordiale colloquialità, che rende la pagina familiare al lettore e quasi intimamente domestica.
Ciò non toglie che, là dove problemi e questioni di particolare complicatezza o difficoltà si presentino, l’Autore li affronti in ampie e approfondite note.
Un lavoro, quindi, di particolare utilità per il lettore erudito e di indubbio interesse e fascino per il lettore normale; un lavoro che fa il punto su tutta una problematica cui si sono dedicati studiosi di grande calibro, fra i quali Corrado Gizzi si colloca con dignità particolare e spesso con il vantaggio di dire la parola definitiva. (Sergio Musitelli – Università di Milano)
Argomenti: Astronomia, Dante e Dantistica, Poemi, Scienza Astrale, Studio Pratica e Ricerca,