L’Assassino più Colto del Mondo
Una storia di follia e amore per i libri nell’Inghilterra vittoriana
Autore/i: Winchester Simon
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Cristina Leardini , illustrazioni: Philip Hood , collana: Ingrandimenti, titolo originale: The Professor and the Madman.
pp. 246, Milano
“Follia, violenza, misteriose ossessioni, una cultura sovraumana, una vicenda grottesca in un’atmosfera neogotica di rigore vittoriano, venato di sottile ironia. I luoghi sono i più lontani e diversi, dalla Londra di Dickens a Pensacola Bay in Florida, dalle spiagge di Ceylon ai campi di battaglia della guerra civile americana… Una storia meravigliosa.” (John Banvuille – Literary Review)
Perchè il geniale William Chester Minor continua a rifiutare cortesemente i ripetuti inviti del professor James Murray, fondatore e anima di quella colossale impresa ottocentesca che fu l’Oxford English Dictionary? Perchè Minor, che è di gran lunga il più importante dei collaboratori di quell’impresa letteraria, si limita a corrispondere con Murray dall’anonima località di Broadmoor, in cornovaglia? E quale singolare mistero si cela dietro l’infinita erudizione di Minor? Nell’Assassino più colto del mondo Simon Winchester racconta la storia del più famoso dizionario della lingua inglese attraverso l’incredibile vicenda dei suoi due maggiori protagonisti, portando alla luce per la prima volta il grande segreto dell’Oxford Dictionary. Medico ed ex ufficiale americano, Minor fuggì all’esperienza allucinante della guerra civile (dove fu addetto alla marchiatura a fuoco dei disertori) per trasferirsi in una fosca Londra vittoriana, che divenne il teatro della sua crescente follia: una mania persecutoria che lo portò a uccidere un uomo senza motivo apparente e a essere rinchiuso poco dopo in un manicomio criminale. Fu dalla cella di Broadmoor che Minor rispose a un annuncio del professor Murray e iniziò la sua eccezionale e feconda collaborazione con l’Oxford Dictionary, attento a celare accuratamente la propria condizione. E fu solo dopo un lungo corrispondere che il celebre professore di Oxford si decise a visitare di persona il suo prolifico collaboratore scoprendone l’inconfessabile segreto. “Era pazzo, e della sua pazzia noi abbiamo motivo di rallegrarci. Un’ironia davvero crudele, su cui è inquietante soffermarsi.” Si intrecciano così una grande vicenda collettiva e una dolorosa storia privata: la creazione di un monumento della lingua inglese, animato da un gusto del lavoro culturale e da un orgoglio nazionale che spinsero a contribuire folle di anonimi volontari, e il tormentoso itinerario umano del medico pazzo e geniale. Sullo sfondo, l’Inghilterra di fine Ottocento, dove il mito dell’erudizione convive, come sempre nella storia di questo paese, con la curiosità e il rispetto per l’eccentrico e l’anticonvenzionale.
Note: Ogni capitolo è preceduto in esergo da una voce originale dell’Oxford English Dictionary. La traduzione dei testi si trova al termine di questo volume.
Simon Winchester, da oltre tren’anni autore di appassionanti reportage per riviste come “Traveler”, “Smithsonian” e “National Geographic”, ha scritto numerosi libri, tra cui Prison Diary: Argentina (1983), Pacific Nightmare (1992), The River at the Center of the World (1996). Vive tra Londra e New York.
Prefazione
I) Nel cuore della notte a Lambeth Marsh
II) L’uomo che insegnava il latino alle mucche
III) La follia della guerra
IV) La raccolta delle figlie della terra
V) Come fu concepito il grande dizionario
VI) L’intellettuale del Blocco 2
VII) Parole, parole, parole
VIII) “Annulated, art, brick tea, buckwheat”
IX) L’incontro di due menti
X) L’offesa più crudele
XI) Poi, solo i monumenti
Post scriptum
Nota dell’autore
Ringraziamenti
Letture consigliate
Traduzione dei testi in esergo
Argomenti: Bibliofilia, Cultura, Storia, Storia dei Costumi, Storia del Pensiero, Storie di Vita,