L’Arte di Ascoltare la Musica
Il vero ascoltatore non ha preferenze: fra Don Giovanni, Le nozze di Figaro e Così fan tutte, preferisce l’ultima che ha ascoltato. Sempre che sia stata eseguita a dovere.
Autore/i: Casini Claudio
Editore: Rusconi
prima edizione.
pp. 208, Milano
Può un ascoltatore “che non legge la musica” comprendere un grande interprete?
Può orizzontarsi fra le varie forme musicali e gli stili delle diverse epoche, distinguere una “forma sonata” da un “rondò”? Certamente sì, poiché la musica fa parte della nostra cultura, della nostra società, ed è legata da mille fili alle altre arti, a tal punto che non può essere ignorata col pretesto di un ascolto “specializzato”, ’ma non può neanche, in alternativa, venire ascoltata passivamente, affidandosi ad impressioni momentanee.
Sviluppare le proprie conoscenze musicali non significa imparare la “tecnica della musica”, ma la “tecnica di ascolto” della musica: non occorre studiare solfeggio, ma esercitare l’“orecchio” (tutti lo hanno, anche se non osano crederci); non serve conoscere l’armonia, ma affinare la sensibilità ai colori della musica; non è indispensabile leggere una partitura, ma saper comprendere come viene eseguita dai diversi interpreti. In realtà, esistono dei punti di riferimento precisi e abbastanza semplici: cercare il bello delle varie interpretazioni, dato che non esiste un solo modo di interpretare la musica; abituarsi a riconoscere e a seguire le idee musicali, per capire qual e l’architettura di una composizione; riconoscere, dall’architettura, qual è lo stile di un’epoca e di un compositore. E lo stesso esercizio che si compie per “vedere” nelle arti figurative o per “leggere” nella letteratura.
Tuttavia, non si può fare a meno di alcune nozioni fondamentali, ma si tratta di’ quelle più facilmente accessibili, delle stesse alle quali si richiamano costantemente compositori e interpreti, al di là di ogni tecnicismo, e alle quali bisogna ricorrere per affinare l’arte di ascoltare la musica. Perciò, in questo libro è spiegato quel che è indispensabile sapere su linguaggio e forme musicali e sul loro innesto con la “musica descrittiva”. Un’apposita Guida all’ascolto alla fine del volume segnala i capolavori basilari di ogni epoca.
Claudio Casini, professore associato di Storia della Musica alla seconda Università di Roma, ha pubblicato quattro biografie critiche: Giacomo Puccini (UTET, 1977, 19882; parzialmente tradotta in tedesco, Rowohlt), Giuseppe Verdi (Rusconi, 1981, 19892; traduzione tedesca, Athenèium, 1985), Niccolò Paganini (Electa, 1982), Ravel (Studio Tesi, 1989); nonché la biografia di Mozart (Amadeus, Rusconi, 1990 2) e alcune opere di carattere generale: il volume 8° (L’Ottocento, 1978) della Storia della Musica pubblicata a cura della Società Italiana di Musicologia, e i due volumi della Storia della musica editi da Rusconi (Dall’antichità classica al Cinquecento, 1987; Dal Seicento al Novecento, 1988). Fra i suoi saggi ve ne sono di dedicati a Musorgskij, al teatro musicale del Rinascimento, del Settecento e dell’Ottocento. Ha collaborato al Dizionario della Musica e dei Musicisti della UTET, all’Enciclopedia Europea della Garzanti, al Dizionario biografico degli Italiani dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e al Grove’s Dictionary of Music and Musicians. Inoltre collabora alle trasmissioni musicali radiofoniche della Rai e ai supplementi settimanali del quotidiano «La Repubblica»: «Il Venerdì» e «Mercurio».
Argomenti: Musica,