L’Armonia delle Donne
Trattato medievale di cosmesi con consigli pratici sul trucco e la cura del corpo
Autore/i: Trotula de’ Ruggiero
Editore: Piero Manni Editore
a cura di Piero Manni, interventi di Eva Cantarella e Andrea Vitali, in copertina: Piero Di Cosimo, Ritratto di Simonetta Vespucci, 1490 ca.
pp. 136, San Cesario di Lecce
De ornatu mulierum, qui tradotto e presentato con testo a fronte, è il primo manuale di cosmesi del mondo occidentale. A scriverlo è Trotula de’ Ruggiero, allieva e poi magistra, nel secolo XI, presso la Scuola Medica Salernitana, autrice anche del De passionibus mulierum in, ante et post partum, trattato di ostetricia e ginecologia che ebbe grande autorità e fortuna per tutto il Medioevo.
In L’armonia delle donne Trotula dà indicazioni su come conservare e migliorare la bellezza femminile attraverso la preparazione di creme e infusi naturali.
Oltre ad insegnamenti sul trucco, suggerisce come eliminare le rughe, il gonfiore dal volto, le borse sotto gli occhi, i peli superflui, come donare candore alla pelle, nascondere lentiggini e impurità, lavare i denti ed eliminare l’alitosi, e ancora tingere i capelli, curare screpolature di labbra e gengive, e anche “ut virgo putetur que corrupta fuit”, ossia come, con le erbe, riacquistare la verginità.
La cura estetica non rappresenta un aspetto frivolo, anzi: la bellezza di una donna ha a che fare con la filosofia della natura cui si ispira l’arte medica del tempo, ed è il segno di un corpo sano in armonia con l’universo.
In Appendice le piante officinali citate da Trotula: ancora oggi si trovano nelle campagne e in erboristeria.
Trotula de’ Ruggiero conosciuta anche con il nome di Trottula, Trotta, Trocta o Troctula, è stata una medichessa che nell’XI secolo operò nell’ambito della Scuola Medica Salernitana.
Nata a Salerno dalla nobile famiglia de’ Ruggiero, sposò il medico Giovanni Plateario, da cui ebbe due figli, Giovanni e Matteo, che proseguirono l’attività dei genitori e i quali, insieme al padre, sono ricordati come Magistri Platearii.
A lei è attribuito, pur con qualche controversia, il trattato De passionibus mulierum ante, in et post partum, edito a stampa solo nel 1544, a Strasburgo, nell’edizione tarda di George Krant, che segna la nascita dell’ostetricia e della ginecologia come scienze mediche.
Inoltre scrisse De ornatu mulierum (Sui cosmetici delle donne) e Practica secundum Trotam (La pratica medica secondo Trotula).
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