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L’Apostolo e il Ferroviere – Vite Parallele di Camillo Prampolini e Giuseppe Menada

L’Apostolo e il Ferroviere – Vite Parallele di Camillo Prampolini e Giuseppe Menada

Autore/i: Del Bue Mauro

Editore: Aliberti Editore

pp. 320, nn. fotografie b/n, Reggio Emilia

Quando Giuseppe Menada, ventottenne piemontese nato in provincia di Alessandria, discese la scaletta del treno che da Piacenza lo aveva portato a Reggio, nella primavera del 1886, Camillo Prampolini aveva da poco fondato «La Giustizia», il settimanale socialista che nel 1904 aprirà anche un’edizione quotidiana (…)
Reggio si apprestava a divenire teatro di un’avventura singolare: quella di due protagonisti della nascita del mondo nuovo.
Il primo fondò la società industriale moderna, il secondo il socialismo riformista e cooperativo. Menada creò le industrie senza mai diventare industriale, Prampolini realizzò la società cooperativa senza mai fare il cooperatore (…)
L’uno era detto “l’apostolo”, perché credeva di convertire i contadini al vangelo del socialismo e usava le parole e le immagini del Cristo, l’altro era detto “il ferroviere”, perché venne a Reggio dal Piemonte quando ancora il treno era una macchina sconosciuta.
Si chiamavano Camillo Prampolini e Giuseppe Menada. Entrambi hanno costruito, una realtà importante come Reggio Emilia.
Il primo fondò la cooperazione, il secondo l’industria. Erano avversari, ma senza tutti e due la provincia di Reggio non sarebbe quella che è, Prampolini faceva politica, Menada fondava imprese. Ma l’uno si mise anche a fare il mestiere dell’altro. Prampolini creò una ferrovia, Menada fu sindaco di Reggio. Arrivò il fascismo: Prampolini se ne andò a Milano e morì in esilio, Menada fu acclamato podestà. Poi la morte dei due a pochi mesi di distanza.
La dimenticanza prima dell’uno e poi dell’altro, per ragioni politiche.
Oggi un libro che li unisce e paragona.
Una interessante novità.

Mauro Del Bue, reggiano, vice segretario nazionale del Nuovo PS dal luglio del 2003, dall’aprile 2005 è Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. Nel corso della sua lunga carriera politica ha rivestito numerosi e importanti incarichi comunali, parlamentari e di partito. Laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Bologna, è giornalista pubblicista, ha frequentato il Conservatorio musicale ed è iscritto alla SIAE come compositore. Sono numerose le iniziative culturali da lui promosse nella sua città natale: nel 1982 promuove la nascita dell’Istituto Pietro Marani e del periodico di studi storici «Almanacco», nel 1987 è nominato presidente de «I Teatri di Reggio Emilia», incarico che mantiene fino al 1990. Nel 1989 promuove la ripubblicazione del periodico «La Giustizia», fondato da Camillo Prampolini nel 1886.
Nell’agosto del 2003 fonda l’associazione «Amare Reggio», della quale diventa presidente.

È autore di molti libri, interessandosi principalmente della storia del reggiano: Il partito socialista a Reggio Emilia – Problemi e avvenimenti dalla ricostruzione alla  scissione (Venezia, 1981); Alberto Simonini – Storia socialista di un italiano (Reggio Emilia, 1984); Dal frontismo al riformismo – Il PSI tra Roma e Reggio Emilia (Bologna, 1987); Scrivere Politica (Reggio Emilia, 1992); Storia di delitti e passioni, Dal triangolo rosso alle BR (Reggio Emilia, 1995); Il Novecento – Il libro del secolo – Cronache, vicende, personaggi di Reggio Emilia (Montecchio, 2001); Una storia Reggiana – Le partite, i personaggi, le vicende negli anni del triumvirato (Montecchio, 2004); Il Libro dell’anno – Tre anni di cronaca (Montecchio, 2004).

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Argomenti: Biografie, Memorie, Storia,

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