L’Apocalisse di Baruc
Il tempo non è più – La legge permane
Autore/i: Baruc
Editore: Casa Editrice Meb
traduzione italiana dal francese, presentazione e cura di Francesco Fonte Basso.
pp. 228, Padova
Questo testo misterioso e cifrato, dal linguaggio scarno ed evocativo al tempo stesso, composto in siriaco nel II secolo d.C., dopo la distruzione di Gerusalemme per mano dell’imperatore Tito nel 70, narra le profezie rivelate da Baruc immediatamente prima e dopo la presa della città per opera dei Caldei, nel 587 a.C.
“Giacché tutto ciò che è salute diviene oggi malattia, ogni forza si muta in debolezza, ogni sicurezza diviene ora miseria … ” Nell’amara constatazione della Vanità del presente, l’Apocalisse apocrifa di Baruc II trova le più potenti immagini per dare forza e potere di suggestione alle proprie lamentazioni.
L’Autore, di cui nulla di preciso ci è dato sapere, ha scelto lo pseudonimo di Baruc in omaggio al profeta della Bibbia, segretario e compagno fedele di Geremia, con il quale condivise la cattività forzata, voluta dal popolo, in Egitto, e che in seguito si recò a Babilonia.
L’Apocalisse di Baruc II, che presentiamo nella prima versione in italiano, ha rappresentato uno dei punti di riferimento per quanti hanno dato voce alle ansie millenaristiche che attraversano la nostra storia allorquando l’imminenza della “catastrofe” viene percepita come assolutamente ineludibile.
Argomenti: Antichità, Gerusalemme, Profezie,