L’Analista Deviante
Per una pratica alternativa della psicoanalisi
Autore/i: Di Forti Filippo
Editore: Giorgio Bertani Editore
introduzione dell’autore.
pp. 232, Verona
Bersaglio di questo lavoro è l’ortodossia conformista cui soggiace l’analista inserito nelle istituzioni. Di qui la provocatorietà del titolo: la devianza dai pregiudizi, dall’adesione dogmatica all’istituzione psicoanalitica si rivela necessaria per una diversa gestione del lavoro analitico, decentrata sulla coppia interpersonale coinvolta nell’analisi (anche se ciò provoca una «disfunzione» rispetto ai codici del Sistema e si oppone ad una pratica ingenua dell’analisi stessa). Dai «sacerdoti, laici e devianti» su cui si scandì la nascita stessa della psicoanalisi, al «mestiere di psicoanalista», dall’esperienza emblematica di Victor Tausk, l’analista suicida, al rapporto psicoanalisi-sessuologia. questo lavoro ricerca una verifica dell’attività concreta di analista, ribaltandosi sul piano della pratica e della articolazione di} nuove alternative alla psicoanalisi ufficiale, soprattutto in Italia.
Filippo Di Forti opera a Palermo come psicoanalista e psicologo. Ha pubblicato, tra l’altro: Il contrasto Freud/Jung (1968, Silva); Psicoanalisi del malessere (1974, Bulzoni); Quale psicoanalisi? (1976, Il Formichiere). Dal delirio alla realtà (1976, Bulzoni), e ha in preparazione, presso la nostra casa editrice. La fedeltà impossibile. Identità e interazione umana.
Di Forti è membro della Società Italiana di Psicologia Scientifica.
Argomenti: Psicoanalisi, Ricerca Psicoanalitica,