L’Alchimia della Felicità
Il vero scopo della vita
Autore/i: Hazrat Inayat Khan
Editore: Edizioni Mediterranee
introduzione dell’autore, traduzione a cura dell’International Translation Committee del Movimento Sufi Internazionale.
pp. 232, Roma
L’alchimia della felicità è l’argomento di una conferenza tenuta da Hazrat Inayat Khan all’inizio del 1920, ed è posta in questo libro come primo capitolo. Gli insegnamenti di Inayat Khan coprono praticamente ogni aspetto dell’esistenza umana. Da una parte ci sono gli aspetti metafisici: il rapporto fra Dio e l’uomo, i piani e i diversi stadi dell’esistenza, il posto dell’uomo nella creazione, e numerosi altri; dall’altra egli esplora in profondità la vita terrena, analizzandola ed esaminandone i problemi e le possibilità, e indicando la strada verso una esistenza più equilibrata e felice. Per quanto importante ed interessante possano essere lo studio e la pratica degli aspetti metafisici del messaggio Sufi, Inayat Khan ci ricorda costantemente che quello studio e quella pratica sono inutili se la nostra vita quotidiana non è in armonia con tali principi. La reale comprensione della verità avviene vivendola. Il vero scopo della ricerca religiosa è la felicità. Ad essa si può giungere attraverso il processo del quietare la mente, tramite la concentrazione, con la scienza del respiro e con l’amore per Dio, che scioglie il cuore. Allorché il cuore si è riscaldato, in colui che è alla ricerca si sviluppa la conoscenza di Dio e tutti gli aspetti profondi dell’esistenza divengono per lui perfettamente chiari.
Hazrat Inayat Khan nato nel 1882 a Baroda (India) da una famiglia di musicisti, fu egli stesso musicista di grande valore. Tuttavia, preferì rinunciare ad una brillante carriera in campo musicale per dedicarsi completamente alla diffusione del Messaggio Sufi in Occidente. Fu M suo maestro spirituale a dargli il compito di diffondere la saggezza del messaggio Sufi, poiché questo era il compito al quale Dio l’aveva destinato. Egli si recò quindi negli Stati Uniti nel 1910 e successivamente passò in Europa. Il Divino Messaggio fu da lui chiamato il Messaggio dell’Amore, dell’Armonia e della Bellezza. Tornato in India nel 1926, Hazrat Inayat Kahn vi morì, nel 1927, a New Delhi.
Argomenti: Autocoscienza, Autorealizzazione, Esistenza,