L’Aggressività
Edizione ampliata de «Il Cosiddetto Male»
Autore/i: Lorenz konrad
Editore: Euroclub
introduzione di Giorgio Celli, traduzione di Elisabetta Bolla.
pp. 368, Bergamo
Una delle espressioni più usuali, e più ingiuste, con cui si qualificano determinati atti o fatti dell’uomo contro i propri simili, è quella di definirli «bestiali». Ma, ed è questa la prima lezione dell’etologia comparata, l’aggressione intra-specifica è rara nel mondo » animale. La distruttività dell’uomo non è lupina, è tipicamente umana.
A cominciare dallo stesso Freud la psicoanalisi ha sempre fatto tentativi per chiarire le profonde scaturigini dell’indomabile distruttività umana.
Da qualche tempo, tuttavia, è facile constatare che nell’esame della aggressività interspecifica umana, si tende a spostare l’indagine dalle strutture sociali o dalla ricerca di motivazioni inconsce, per riportarla quasi esclusivamente a un uomo inteso non come ente astratto produttore di rimozioni e di dubbi metodologici, ma come Specie zoologica in possesso, da un certo momento della sua evoluzione in poi, di una cultura e di una storia.
Abbastanza curiosamente, cioè, al vertice del progresso tecnologico, l’uomo, minacciato dalla prospettiva di una sua improvvisa autoestinzione, si volge a considerare le proprie origini animali, come se in esse e solo in esse, il senso del suo destino potesse diventare decifrabile. Stanco di interrogare la storia. interroga l’evoluzione; scoperta la malafede di ogni cultura, sembra deciso a cercare la «verità» non più nei suoi pensieri, ma nelle sue costellazioni endocrine e nei suoi metabolismi cellulari. Libri come La scimmia nuda di Morris, L’istinto di uccidere di Ardrey, o anche L’anno del gorilla di Schaller, nonché questo di Lorenz, non sono, in fondo, che delle violente provocazioni alla pretesa soprannaturalità umana; ogni nostra azione fondamentale, ci si dice, rimanda agli animali, trova nella filogenesi del comportamento, per usare una metafora, la sua esatta etimologia, il suo preciso Significato biologico.
Negli animali l’aggressione intra-speciflca consegue ben difficilmente esiti mortali.
I rappresentanti di una stessa Specie combattono tra loro per la gerarchia,‘ il territorio o la femmina.
In generale, tuttavia, questi conflitti presentano una caratteristica davvero stupefacente, e che ne limita enormemente la pericolosità. sono,cioè, «ritualizzati».
Diversamente avviene per l’uomo.
Ed è con un messaggio di speranza che Lorenz chiude il suo saggio sul cosiddetto male: «Sappiamo che il vincolo dell’amore personale e dell’amicizia fu un’invenzione che fece epoca… Sappiamo che la società umana si è costituita sulle fondamenta di questo vincolo».
Konrad Lorenz (Vienna, 1903) è tra i maggiori esponenti di una scienza che sì sta rivelando sempre più ricca d’importanza e d’implicazioni: l’etologia. Nel 1973 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina. Scienziato, ma anche scrittore dotato di capacità di affascinante narratore e divulgatore, Lorenz ha scritto, tra l’altro, L’anello di Re Salomone, uno dei massimi successi Euroclub.
Argomenti: Antropologia, Etologia,