La Volontà
Autore/i: Arrighi A.
Editore: Fratelli Bocca Editori
pp. IX-208, Torino
Dal capitolo “A chi legge“:
«Avete inteso quello che dicevano gli antichi: “Chi vuol essere perfetto rinneghi sé stesso: abnegate semetipsum…”?
Questa dottrina, da tanti secoli mal predicata e peggio intesa, ha finito col darci una società di rinnegati in cui non v’è più un uomo su mille che pensi colla sua testa, che parli come pensa, che agisca come vuole, che sia, insomma, una persona.
In verità questo libro insegna tutto il contrario; esso mette a fondamento d’ogni umano progresso la personalità, e dice: “Se vuoi esser perfetto comincia dall’affermare fortemente a te stesso e al mondo intero la tua volontà.
Questa volontà non è pero la solita astrazione filosofica che in potenza può tutto e in atto può nulla; ma è qualche cosa di positivo e di reale ch’emana naturalmente dal complesso delle energie fisiche e psichiche dell’individuo, dalle circostanze di luogo, di tempo, d’ambiente in cui egli può, da un momento all’altro, trovarsi, e quindi, con queste, di continuo mutabile in sé e nelle sue decisioni.
Una volontà statica, quando non fosse un’astrazione, sarebbe una malattia forse peggiore della stessa abulia: l’uomo schiavo della propria volontà, non è certo meno malato e infelice di chi ne è privo.[…]»
Argomenti: Antropologia, Comportamento, Energia, Personalità, Scienze Umane,