La Vita nelle Mani
Arte e società in Haida Gwaii.
Autore/i: Tiberini Elvira Stefania
Editore: CISU – Centro d’Informazione e Stampa Universitaria
prefazione di Jim Hart, introduzione dell’autrice.
pp. XIII-246, nn. fotografie a colori e b/n, nn. illustrazioni b/n, Roma
In contrasto con statici stereotipi, predominanti pur nel rispetto della nozione di recente invadenza del politically correct, gli odierni Haida delle Queen Charlotte Islands (Haida Gwaii) hanno dato vita a una riplasmazione culturale e a una riperimetrazione della realtà nativa in direzione bi-culturale favorite dalla sapiente integrazione di memoria e modernità come processi di appartenenza.
La storia, l’universo mitico, il regime di produzione e di riproduzione sociale e l’inclusivo sistema del potlatching degli Haida sono stati esplorati nel villaggio di Old Masset – focus della ricerca – nell’intento di cogliere la misura della rielaborazione culturale operata.
Ne, è emersa una società definita da una modernità scelta e non subita e da una percezione di sé degli Haida che, lungi dal manifestarsi come monoliticamente tradizionale o non tradizionale, asserisce al contrario la propria naturale prismaticità e si propone in termini di post-identità.
Al centro della nuova autorappresentazione è il macroscopico exploit dell’arte, decisivo nel processo di rieffervescenza culturale. La vita è nelle mani degli Haida in più di un senso e in termini assai più concreti rispetto ad ogni accezione euroamericana.
Elvira Stefania Tiberini insegna Civiltà Indigene d’America all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Fra le sue opere su tematiche americanistiche: North American Indians. Cultures in Motion (1995), Senza Riserve. Etnologia del Nord America (1999), Inuit in Transit. The Arctic in Inuit Contemporary Art (2003).
Argomenti: Arte, Cultura, Identità, Popolazioni Indigene, Società, Sociologia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Storia del Pensiero,