La Via del Samurai
Autore/i: Mishima Yukio
Editore: Bompiani
prefazione di Francesco Saba Sardi, introduzione di Kathryn Sparling, prologo dell’autore, traduzione dall’inglese di Pier Francesco Paolini, in copertina: un samurai nell’atto di indossare l’armatura.
pp. 200, ill. b/n, Milano
Scritto nel 1967, tre anni prima dello spettacolare suicidio rituale di Mishima, La Via del samurai è una personale interpretazione dello Hagakure, testo sacro della precettistica samurai. Ma il commento dei grandi temi etici della tradizione – forza d’animo, azione, passione e amore (anche omosessuale) – diventa occasione per un’esplicita denuncia della società nipponica contemporanea uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale, contro la cui corruzione Mishima rilancia il proprio modello di cultura, consapevolmente anacronistico, individualista e asociale.
E comunque soprattutto su un passaggio dello Hagakure che lo scrittore si sofferma: ”La Via del samurai è la morte… Per essere un perfetto samurai, è necessario prepararsi alla morte da mane a sera, giorno dopo giorno”.
Più che un libro “politico”, La Via del samurai è in effetti – come del resto gran parte della narrativa di Mishima – una straordinaria meditazione sulla morte, in cui i principi dello Zen sembrano a volte contaminati dall’heideggeriano Sein zum Tode (Essere per la morte).
Argomenti: Cultura Giapponese, Etica, Giappone, Morale, Morte, Storia Moderna e Contemporanea,