La Tradizione del Nuovo
Titolo originale: The Tradition of the New
Autore/i: Rosenberg Harold
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
prima edizione, prefazione e traduzione dall’americano di Gian Piero Brega.
pp. XXIV-240, Milano
Questo libro bizzarro, traboccante di osservazioni geniali, irto di giudizi eversivi è quanto di più lontano si possa immaginare dalla tranquilla, spesso scialba saggistica americana odierna: per il suo modo di “concepire” e di scrivere l’autore rientra invece nell’aurea tradizione dei Thoreau, degli Emerson, dei Matthiessen, che egli piega al servizio di un’originale rielaborazione della recente e recentissima cultura europea. Infatti, anche quando scrive di Baudelaire e di Valèry, di Mann e di Rilke, di Sartre e di Maritain, di Marx e di Lenin, anche quando si rifa a Dostoevskij o addirittura a Shakespeare, il suo vero intento è di scandagliare i multiformi fenomeni spirituali del presente e la condizione dell’intellettuale oggi, in rapporto ai grossi cambiamenti qualitativi occorsi nella cultura e nella società.
Questo scopo tenacemente perseguito in tutta l’opera da attualità e compattezza alla rapsodia di temi che essa racchiude, (dalla pop art alla pittura d’azione, dalla cultura di massa alla guerra fredda), e li ordina secondo una storia ideale di cui scopriamo con viva emozione la perfetta aderenza alla storia reale del secondo dopoguerra, non solo americano. È la storia delle nostre inquietudini, delle rivolte politiche, ideologiche e artistiche esplose per dare autonomia e rilievo a quei valori che spesso il calcolo economico, la ragion di stato, e la torpida legge del “minor sforzo” tendono a comprimere e a far coincidere con la tradizione.
Ma anche il nuovo ha una tradizione da difendere, non tanto di contenuti e di forme, quanto di ricerche e tendenze generali verso una sempre più larga libertà in ogni campo dell’espressione. L’opera del Rosenberg affianca perciò alla requisitoria contro le forze oppressive della cultura la difesa dell’attività intellettuale feconda di idee, indipendente, con una sua propria moralità svincolata dalla servile sottomissione alla morale dominante.
Harold Rosenberg, nato nel 1906, è simpaticamente noto negli ambienti culturali americani per la sua tenace opera controcorrente e per l’acutezza con cui negli ultimi vent’anni ha affrontato i temi più vivi della letteratura, delle arti figurative e della problematica ideologica americana ed europea. Egli ha combattuto la sua battaglia per un rinnovamento radicale della critica letteraria e artistica dalle pagine di autorevoli periodici Statunitensi, la “Kenyon Review,” la “Partisan Review,” “Dissent,” “Art News,” “The New Leader,” “Encounter.” Ha pubblicato tra Valtro un volume di versi Trance above the streets e una monografia su Arshile Gorki, recentemente apparsa in edizione italiana.
Prefazione
La tradizione del nuovo
Parte prima
La pittura americana oggi
Capitolo primo
Parabola della pittura americana
Capitolo secondo
I pittori d’azione americani
Capitolo terzo
Arte estremista: critica comunitaria
Capitolo quarto
La rivoluzione virtuale
Capitolo quinto
Siamo tutti professionisti
Parte seconda
La professione di poeta
Capitolo sesto
La rivoluzione e il concetto di bellezza
Capitolo settimo
Silenzio francese e poesia americana
Capitolo ottavo
La professione di poeta e Maritain
Capitolo nono
“Oh, questa è la creatura che non estate”
Capitolo decimo
La commedia del divino
Parte terza
Guerra di fantasmi
Capitolo undicesimo
Cambiamento di caratteri e il dramma
Capitolo dodicesimo
I romani risorti
Capitolo tredicesimo
Gli eroi della scienza marxista
Capitolo quattordicesimo
La politica come danza
Parte quarta
Il gregge delle menti indipendenti
Capitolo quindicesimo
La caduta di Parigi
Capitolo sedicesimo
Liberalismo da salotto e il passato colpevole
Capitolo diciassettesimo
Morte nel deserto
Capitolo diciottesimo
Pop culture: critica “kitsch”
Capitolo diciannovesimo
La fantasia orgamericana
Nota all’edizione italiana
Argomenti: Arte, Cultura, Modernità e Rinnovamento, Scienza Sperimentale, Storia dell'Arte, Tradizioni,