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La Toscana nel Tardo Medioevo

La Toscana nel Tardo Medioevo

Ambiente, economia rurale, società

Autore/i: Pinto Giuliano

Editore: Sansoni Editore

unica edizione, premessa dell’autore.

pp. VI-504, illustrazioni e carte geografiche b/n, Firenze

Il volume, suddiviso in nove capitoli, in parte del tutto nuovi, in parte ripresa o rielaborazione di contributi già editi, mette a fuoco alcuni aspetti fondamentali delle strutture agrarie della Toscana dei secoli XIII, XIV e XV: l’ambiente naturale e l’utilizzazione del suolo; la proprietà della terra, i contratti agrari e lo sviluppo dell’appoderamento e della mezzadria; la “crisi” del Trecento e i nuovi rapporti che si instaurano tra città e campagna.
Ne viene fuori un quadro articolato – il primo, forse, che abbracci l’intera Toscana tardomedievale – che fa luce sulle diverse basi di partenza e sui diversi punti di arrivo delle varie parti della ragione. Da un lato la Toscana della mezzadria poderale, dove la presenza dei capitoli cittadini e lo sviluppo della coltura promiscua dava vita  a quel paesaggio profondamente umanizzato, che un grande storico contemporaneo  ha definito «il più commovente che esista»: dall’altro, la montagna, le zone costiere, la Maremma, che mantenevano strutture più arcaiche  e rapporti di produzione “traduzioni”, ma dove le masse contadine riuscivano a conservare la proprietà della terra e l’indipendenza economica.
La crisi demografica della seconda metà del Trecento e dei primi decenni del Quattrocento incide in misura diversa da un’area all’altra, e contribuisce allo sviluppo delle nuove strutture economiche e sociali.

Giuliano Pinto (Firenze, 1943) si è laureato in Lettere, a Firenze, con Erneste Sestan. Dopo aver insegnato per alcuni anni nelle scuole medie, ha svolto attività didattica e di ricerca nell’Università di Firenze. Dal 1976 insegna Storia agraria medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena. È autore del volume Il Libro del Biadaiolo, Olschki, Firenze 1968, nonché di una serie di saggi dedicati al mondo del lavoro nell’Italia medievale.

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Premessa

Parte I. L’AMBIENTE NATURALE E L’UTILIZZAZIONE DEL SUOLO
I. Le strutture ambientali e le basi dell’economia rurale
1. Poggi, monti, peduli
2. Tre diverse Toscane
3. L’evoluzione fra Trecento e Quattrocento

II. Le colture cerealicole
1. La presenza e la distribuzione delle colture
2. Le rotazioni e i rendimenti della terra
3. Gli usi alimentari e le richieste del mercato
4. La produzione cerealicola

III. Ordinamento delle colture e proprietà fondiaria cittadina
1. L’evoluzione della proprietà fondiaria
2. L’affermazione del frumento
3. La viticoltura
4. L’olivo e le altre colture arboree
5. Le trasformazioni dell’economia rurale

Parte II. LA PROPRIETÀ DELLA TERRA E I RAPPORTI DI PRODUZIONE
IV. Aspetti dell’indebitamento e della crisi della proprietà contadina
V. La mezzadria delle origini: dimore contadine e infrastrutture agricole
VI. Forme di conduzione e rendita fondiaria nel contado fiorentino: le terre dell’ospedale di San Gallo
1. Le fonti
2. Il patrimonio fondiario
3. Le forme di conduzione
4. Un’evoluzione della rendita fondiaria

Parte III. CITTÀ E CAMPAGNA DURANTE LA «CRISI»
VII. Firenze e la carestia del 1346-1347
1. La città di fronte alla crisi
2. Il problema delle carestie alla metà del Trecento
Appendice documentaria

VIII. Vagabondaggio e criminalità nelle campagne: il caso di Sandro di Vanni detto Pescione
Il Documento

IX. L’immigrazione di manodopera nel territorio senese alla metà del Quattrocento
1. I movimenti migratori
2. La manodopera forestiera negli anni 1462-1464
3. Economia e popolamento dello stato senese nel corso del XV secolo

Bibliografia

Indice dei nomi

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Argomenti: Economia, Italia, Medioevo, Società,

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