La Teoria delle Élites
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Autore/i: Sola Giorgio
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione dell’autore.
pp. 288, Bologna
La teoria delle élites si propone di spiegare su base scientifica una delle uniformità indiscutibili della storia umana: il fatto che in ogni epoca e in ogni società una frazione numericamente ristretta di individui tende a concentrare nelle proprie mani un’elevata quantità di risorse (ricchezza, potere, prestigio, sapere), che le consente di imporsi sulla maggioranza della popolazione. In tutte le organizzazioni sociali – dagli stati ai partiti politici, alle imprese, ai sindacati, alle burocrazie, alle chiese – esistono due classi di persone: i governanti (pochi) e i governati (molti). Ma, come illustra chiaramente questa accurata ricostruzione, il fatto che in qualunque tipo di regime, sia esso totalitario o liberale, i veri detentori della supremazia costituiscano sempre un’esigua minoranza non è necessariamente in contrasto con una democrazia intesa come libera scelta dei governanti e responsabilità di questi ultimi verso i governati. Un problema politico per eccellenza, dal quale discendono tutti gli altri (rappresentanza, partecipazione, governo) e con cui si sono misurati i grandi pensatori della politica: da Machiavelli a Tocqueville, Mosca, Pareto, Weber, Schumpeter, Mills, Aron, Dahrendorf.
Giorgio Sola è titolare della cattedra di Scienza politica nell’Università di Genova. Si è occupato in particolare di Michels, Pareto e Mosca, delle cui opere fondamentali ha curato l’edizione critica. Tra i suoi lavori recenti segnaliamo «Storia della scienza politica» (Nis, 1996).
Argomenti: Pensiero, Potere, Potere Politico, Sistemi di Potere, Storia del Pensiero,