La Struttura delle Rivoluzioni Scientifiche
Come mutano le idee della scienza
Autore/i: Kuhn Thomas S.
Editore: Giulio Einaudi Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Adriano Carugo.
pp. 260, esemplare con sottolineature a penna, Torino
«Una scienza che esita a dimenticare i suoi fondatori è perduta». La frase di Whitehead è emblematica del modo in cui la trattatistica presenta generalmente lo sviluppo scientifico, visto come un accrescersi del «noto» e un diminuire dell’«ignoto», con un processo continuo e irreversibile, cui ciascun ricercatore porta il suo contributo. Le vie «sbagliate» sono escluse e le spiegazioni di oggi sono presentate come «la scienza», cui non sono confrontabili, se non come «falso» a «vero», le spiegazioni precedenti.
Questo volume fa parte di un più ampio dibattito che interessa scienziati e filosofi della scienza, e rappresenta forse lo sforzo più completo per mostrare che è vero il contrario: la scienza procede per rivoluzioni, le spiegazioni sono tali all’interno di una struttura, di una vasta rete di interconnessioni, che diventa sempre più sottile, ma che spesso si imbatte in fenomeni che non riesce a spiegare senza mutare radicalmente se stessa. Esiste una interazione tra struttura concettuale della scienza e realtà, tra realtà sociale e scienza, che si manifesta nel complesso di forze che decidono cosa è «problema» e cosa è «soluzione» di un problema. Cosa non nuova, ma che Kuhn è stato tra i primi ad affrontare analiticamente, tenendo fede al detto baconiano con cui si apre questo libro non baconiano: «La verità emerge piuttosto dall’errore che dalla confusione».
Thomas S. Kuhn è professore di storia della scienza all’Università di Princeton. Di lui Einaudi ha pubblicato: La rivoluzione copernicana; Le teorie della causalità (in collaborazione con altri autori) e ha in preparazione la traduzione di The Essential Tension.
Argomenti: Scienza, Scienza Sperimentale,