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La Sintesi dello Yoga – Lo Yoga delle Opere Divine

La Sintesi dello Yoga – Lo Yoga delle Opere Divine

Volume 1

Autore/i: Sri Aurobindo

Editore: Ubaldini Editore

introduzione dell’autore, nota introduttiva di Giulio Cogni, traduzione italiana di Nata e Giulio Cogni.

pp. 260, Roma

Aurobindo riscopre sui testi sanscriti il vero spirito dei Veda. Nella Sintesi dello yoga, raggiunge la sintesi o l’essenza universale di tutti i rami delle scuole e degli insegnamenti yoga, tentandone una grandiosa visione d’insieme che gli permette di ricondurre all’unità le sparse membra e le contraddittorie tendenze di questa augusta tradizione, in cui sembra riassumersi tutta la sapienza religiosa e filosofica dell’India.
Aurobindo ebbe dapprima una formazione completamente occidentale. Nato il 15 agosto 1872 a Calcutta, fu inviato in Inghilterra dal padre, medico educato in occidente, all’età di soli sette anni, e affidato interamente a insegnanti occidentali. L’inglese fu la sua vera lingua materna; nessun linguaggio indiano gli fu familiare fino a che non tornò in patria, dopo la morte del padre, all’età di venti anni.
A Manchester, a Londra, e a Cambridge studiò, insieme ai suoi due fratelli, e si immerse completamente nella vita e nel pensiero europeo, senza conoscere né saper nulla della sua patria e della sua tradizione.
Dotato di una intelligenza straordinaria sin dall’infanzia, che meravigliava e stupiva i suoi maestri, assimilò in brevissimo tempo, ancora fanciullo, la letteratura greca e latina sui testi originali e apprese le letterature europee.
Dopo il lungo soggiorno inglese ritornò in India nel 1892, e si stabilì a Baroda nel 1893; ma una ispirazione intcriore, dettata certamente dalla naturale simpatia sempre avvertita per il pensiero e l’ambiente francese, lo induce a trasportarsi il 4 aprile a Pondicherry, ove resterà per tutto il tempo della sua vita che si conclude il 5 dicembre 1950.

Sri Aurobindo Ghose, uno tra i più importanti filosofi e maestri spirituali dell’India moderna. Nasce il 15 agosto 1872 a Calcutta, studia in Inghilterra dall’età di sette anni, dove fu educato essenzialmente da insegnanti occidentali.
Torna in India nel 1892 alla morte di suo padre. Impara il sanscrito per poter comprendere i testi sacri indiani e si dedica quindi allo yoga secondo i suoi principi, facendo cinque, sei ore al giorno di esercizi di respirazione e concentrazione. In questo periodo incontra anche dei maestri che gli insegnano la meditazione.
Tutta la vita successiva di Aurobindo fu dedicata ad applicare la conoscenza spirituale alla vita concreta e a quella psicofisica, per arrivare a trasformare la vita stessa e la realtà esteriore. Questa energia di Verità e Coscienza che Sri Aurobindo chiama “sopramentale” è la sola energia che può produrre una trasformazione dinamica davvero integrale e irreversibile della materia.
All’età di 29 anni Sri Aurobindo si sposa, ma sua moglie non saprà seguirlo nel suo cammino. Nel 1906 si trasferisce a Calcutta, nel cuore dell’agitazione politica, viene arrestato nel 1908, rimane in carcere per un anno, dove approfondisce ancora di più la meditazione.
Nel 1926, con l’aiuto di una collaboratrice spirituale, la Madre, fonda lo Sri Aurobindo Ashram.
Sri Aurobindo lascia il corpo il 5 Dicembre 1950.

 

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Argomenti: Cultura Indiana, India, Yoga,

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