La Scoperta dell’Ombra

Da Platone a Galileo la storia di un enigma che ha affascinato le grandi menti dell’umanità
Autore/i: Casati Roberto
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, in sovraccoperta: Immagine da K.J. Holyoak e P. Thagard, Mental Leaps, 1995.
pp. 282, nn. illustrazioni b/n, Milano
Perché i bambini sono incuriositi e spaventati dalle ombre?
Perché Galileo disegna un cratere che non c’è quando pubblica le prime immagini della luna vista al telescopio?
Talete ha veramente calcolato l’altezza delle piramidi misurandone l’ombra?
Perché per Platone le ombre sono una metafora della conoscenza inferiore?
Perché i pittori hanno paura delle ombre?
Perché Leonardo non capisce le ombre?
Perché l’esploratore Peary cerca di nascondere le ombre nella foto che dice di aver scattato il giorno della conquista del polo nord?
Perché Dante nel Purgatorio si stupisce quando vede la sua ombra?
Come sarebbe un mondo senza ombre?
C’è qualcosa di più strano e inquietante di un’ombra? Le ombre sono i messaggeri dell’impero delle tenebre, immagini di cui non ci si può liberare, macchie nere che turbano i sonni dell’uomo da tempo immemorabile.
Certo sono fenomeni bizzarri: sono attaccate al corpo ma impossibili da catturare, crescono e diminuiscono, scompaiono e ricompaiono e alla fine del giorno si ricongiungono alla notte. Sono difficili da disegnare e molti grandi pittori non sono riusciti a addomesticarle.
Eppure le ombre sono state la chiave per risolvere alcuni grandi problemi scientifici: il perchè delle eclissi, le distanze tra terra, luna e sole, la forma e la dimensione della terra, la struttura del sistema solare. Contemplando le ombre si è riusciti, tra l’altro, a determinare la latitudine di un luogo, si è visto che la luna è costellata di valli e montagne, si e capito che Saturno è circondato da straordinari anelli e che la luce viaggia a velocità finita.
Questo libro racconta la storia del ”club dell’ombra”: da Eratostene a Galileo, dagli astronomi arabi ai matematici moderni, dai pittori greci a Leonardo. Lottando con l’ombra e usando immaginazione e creatività, personaggi noti e meno noti ci hanno insegnato a convivere con questa compagna che da sempre nel mito, nei racconti e nella letteratura viene trattata – ingiustamente – con sospetto.
Roberto Casati è nato a Milano nel 1961. Ricercatore del CNRS, vive a Parigi dove lavora al CREA (Centre de Recherche en Epistemologie Appliquée), un laboratorio dell’École Polytechnique. Si occupa della cognizione di oggetti strani – immagini, colori, suoni, luoghi, buchi – e ombre. Ha pubblicato, con Achille Varzi, Buchi e altre superficialità (Garzanti 1996) e Parts and Places (MIT Press, 1999).
Argomenti: Ideologia, Immaginazione e Creatività, Mentalità, Pensiero,