La Rosa e il Suo Doppio
Autore/i: Macchiavelli Loriano
Editore: Cappelli Editore
prefazione dell’autore.
pp. 192, Bologna
Caro Umberto Eco,
ho letto con molta attenzione il suo romanzo «Il nome della rosa», e sono arrivato alla conclusione che l’assassino indicato da Lei, Jorge, non è il vero responsabile.
Ho infatti trovato nel romanzo una grande quantità di indizi che rinviano con precisione su una diversa pista.
Anche Sean Connery, il personaggio principale del film tratto dal suo romanzo, mi è stato di grande aiuto nelle mie indagini, il cui risultato è il presente libro. A questo proposito sento di potere dire: «Ecco… finalmente scoperchiato il nido di serpenti», come Guglielmo da Baskerville e con più diritto di lui.
Suo Loriano Macchiavelli
«E allora scoperchiate questo nido di serpenti…» grida Aymaro da Alessandria a Guglielmo da Baskerville a pagina 132 de Il nome della rosa (Umberto Eco – X edizione, I Grandi Tascabili – gennaio 1986). Ma Guglielmo non scoperchia nulla e lo fa Loriano Macchiavelli con questo romanzo. A oltre otto anni dall’uscita del romanzo di Eco.
Fin dalla prima lettura de Il nome della rosa Loriano Macchiavelli non riesce a «credere» il povero vecchio e demente Jorge responsabile, diretto o indiretto, degli omicidi che tormentano l’Abbazia medioevale del professor Eco: gli indizi portano a un altro assassino, chiaro, evidente, a portata di mano. Allora perché non lo ha indicato il professor Eco? Lui non risponderà mai.
Ecco allora la soluzione vera dei misteri contenuti nel suo romanzo; ecco scoperchiato il nido di serpenti; ecco cosa sta dietro i polpastrelli neri; ecco l’assassino che il professor Eco ha coperto (di proposito o inconsciamente?). «Il meccanismo degli omicidi di questa storia si sviluppa come il filetto di una vite senza fine. Si avvita, si avvita e non si stringe mai, se pure, guardando solo il procedere del filetto, resta l’illusione del procedere. In verità non si guadagna un millimetro».
Argomenti: Letteratura, Romanzo,