La Religione degli Antichi Celti
Autore/i: MacCulloch J.A.
Editore: Neri Pozza Editore
presentazione di F. Diano, prefazione e introduzione dell’autore, cura e traduzione di Francesca Diano.
pp. 416, Vicenza
Nella grande congerie di studi celtici, che si sono susseguiti a partire dalla fine del secolo scorso, e di fronte al sempre crescente interesse che la materia celtica va acquistando anche presso il pubblico non specializzato, questo libro di McCulloch costituisce uno dei primi e più riusciti tentativi di descrizione del misterioso oggetto che è la “religione celtica”, compiuti avvalendosi di tutti gli strumenti più moderni che l’archeologia, la fisiologia, la numismatica, l’analisi testuale e gli studi comparati sia linguistici che folklorici mettevano a sua disposizione. Ne esce un lavoro ampio ed esauriente sull’affollato pantheon degli dèi dei Celti insulari e continentali, in cui si riesce per la prima volta a intravedere un ordine e i sicuri legami esistenti tra le varie e non sempre omogenee realtà religiose. La difficoltà dell’argomento risiede nella mancanza di fonti davvero antiche e lo storico delle religioni deve rintracciare, spesso avvalendosi dell’intuizione, all’interno di ciò che è rimasto, cioè miti, racconti ed epopee trascritti in epoca cristiana, le vestigia di una religione, che comunque rimane misteriosissima e per questo affascinante. In questo senso è di grande interesse l’attenzione prestata per la prima volta al folklore come prezioso serbatoio della tradizione orale di epoca precristiana e come fonte di possibili informazioni su un passato avvolto nella nebulosa magia dei druidi. Il ritratto del Celta che ne risulta è quello di un uomo alla ricerca di dio, profondamente legato alle forze invisibili, al culto degli spiriti della natura e della vita che nella natura si manifesta.
John Arnott MacCulloch (Edimburgo 1868-1950). dal 1891 membro della Chiesa Episcopale, rivestì molte cariche di prestigio fino a diventare segretario del vescovo di S1. Andrews e rettore di varie canoniche. tra cui quella di San Colombano nell’isola di Skye. Docente di teologia e membro della Scottish Anthropological and Folk-Lore Society, pubblicò tra l’altro The Childhood of Fiction: a Study of Folk Tales and Primitive Thought (1905), Comparative Theology (1902). Medieval Faith and Fable, con un’introduzione di J. Frazer (1932). The Misty lsle of Skye (1905). Celtic Mythology (1918).
Argomenti: Antiche Civiltà, Antichi Costumi, Civiltà Celtica, Culti, Religioni Antiche, Religioni e Culti Misterici, Riti, Tradizioni,