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La Pittura del Cinquecento a Napoli e nel Vicereame

La Pittura del Cinquecento a Napoli e nel Vicereame

Ritorna alla luce un intero secolo di pittura «rinascimentale» sepolto nell’oblio del Mezzogiorno.

Autore/i: Previtali Giovanni

Editore: Giulio Einaudi Editore

unica edizione, premessa dell’autore.

pp. XXIII-224, 173 illustrazioni b/n f.t., Torino

Una delle conseguenze del ritardo storico accumulato dal mezzogiorno d’Italia (sette regioni su diciotto) a partire dal Seicento, è stata, a livello della cultura, una dimenticanza quasi totale di un intiero secolo di pittura «rinascimentale».
Questo studio con la sua ricca documentazione dimostra che tale oblio è il frutto di una deformazione prospettica derivata dalla inconscia proiezione retrospettiva delle condizioni del sottosviluppo attuale da parte della storiografia moderna.
Una prima ricognizione sulla produzione pittorica dei territori del vicereame di Napoli (una delle regioni più floride e più colte dell’impero di Carlo V e di Filippo Il) ne ha rivelato, infatti, tutta l’insospettata ricchezza, aprendo la via a nuove ricerche e modificando in modo notevole il panorama della storia artistica italiana (e, in una certa misura, spagnuola) tra rinascimento e controriforma.

Giovanni Previtali, nato a Firenze nel 1934, è stato allievo di Roberto Longhi, con il quale ha collaborato dal 1961 al 1970. Dal 1975 dirige, insieme a Mauro Cristofani, per conto della Regione Toscana e dell’Università degli Studi di Siena, la rivista «Prospettiva». Ha pubblicato un volume su La fortuna dei primitivi dal Vasari ai neoclassici (Torino 1964) ed uno su Giotto e la sua bottega (Milano 1967, 1974) e curato l’edizione di alcuni classici della letteratura artistica (Vasari, Bellori, Panofsky).

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