La Pelle di Socrate
Autore/i: Mascioni Grytzko
Editore: Leonardo Editore
prima edizione.
pp. 256, Milano
Per primo pose domande alle quali nessuno ha risposto.
Ha invaso l’immaginario del mondo. Imbarazzante come un papà mezzo santo e mezzo svitato, che ti hanno ammazzato quando eri troppo piccolo per ricordare.
Non sapeva tacere. Aveva il vizio di chiedere, domandare, interrogare. E possedeva la strana abilità di mandare all’aria invalsi pregiudizi e radicate opinioni semplicemente invitando i suoi interlocutori a trovare da soli le risposte.
Un uomo così, prima o poi lo ammazzi.
O lo ami.
A Socrate dovevano succedere tutte e due le cose: condannato a morte dalla sua città e amato di un amore che dura da oltre due millenni nella nostra cultura, è diventato, più ancora che un grande filosofo, il simbolo stesso della filosofia e, più ancora che un simbolo fra gli altri, un mito intero che, da Platone in poi, è stato molto facile piegare a ogni interpretazione e utilizzare per ogni teoria. Un mito non ha pelle, non lo si può ferire, accarezzare, circoscrivere nella forma di uomo vivo. Ma Socrate vivo, Socrate uomo, Socrate vero, com’era?
Ricorrendo “all’onesta realtà della pelle, alla sua provvisoria verità”, Grytzko Mascioni ci dà una nuova e fresca immagine di Socrate, liberata dagli aspetti più accademici e viva della sua più riposta umanità.
E importante sapere che Socrate aveva due mogli? ricostruire i giochi politici di Atene che portarono al suo processo e alla condanna? sognare con innamorata fantasia e sulla scorta di tutti i documenti storici e letterari gli ultimi pensieri di un inquieto, afflitto, intemerato, sereno seduttore? Per parlare di un uomo, e non della consueta immaginetta agiografica, tutto questo è importante, come lo è accompagnare, con la guida suasiva e mai pedante di Mascioni, l’ombra antica del filosofo lungo l’assolata via che quel giorno del 399 a.C. lo condusse al tribunale. Nel percorso, potremo scoprire un libro intenso, un modo originale di leggere le fonti, e il segreto sensibile di un fascino immortale.
Grytzko Mascioni è nato nel 1936 sulla frontiera fra la Valtellina e i Grigioni, e tiene alla sua origine retica. Vive fra Milano e Lugano, fra Grecia e Francia.
Poeta, è stato premiato da giurie presiedute da intellettuali quali Salvatore Quasimodo, Carlo Bo, Dino Buzzati, Giorgio Bassani, ed è stato tradotto in diverse lingue. Narratore (Cleopatra e una notte, 1962; Carta d’autunno, 1973, premio Inedito; La notte di Apollo, 1990), autore di saggi e biografie (Lo specchio greco, 1980; Saffo, 1981, premio Comisso), ha scrittoanche sceneggiature e radiodrammi (È autunno, signora, e ti scrivo da Mosca, 1981; La strega Orsina, 1982, Prix Suisse de la Radio).