La Parola e il Silenzio
Scienza del linguaggio in Occidente e in Oriente • Una possibile ricostruzione del Logos attraverso il concetto di Sabda – Sphota della linguistica indiana.
Autore/i: Morretta Angelo
Editore: Gesualdi Editore
premessa dell’autore.
pp. 280, Roma
Che cosa sono la linguistica e la filosofia del linguaggio moderne e a quali finalità esse portano, è la sottintesa domanda alla quale Angelo Morretta si propone di rispondere in questo saggio, attraverso i ricchi suggerimenti offerti tanto dal pensiero occidentale quanto da quello orientale e riandando alle sorgenti sia del Logos greco sia del Sabda-Sphota indiano, per una possibile rivalutazione di una «scienza della parola» in senso completo.
Dopo una succinta sintesi delle varie correnti della linguistica da De Saussure e Wittgenstein a Bloomfield, Sapir e Jacobsen ecc., segue una chiara esposizione della scienza grammaticale indiana (vyakarana) da Yaska, Panini, Katyayana, Patanjali, fino a Bhartrihari e Mandana Misra; vi si illustra infine la grande teoria del Suono come primordiale vibrazione dell’universo e della stessa parola. La riscoperta delle civiltà orali, degli antichi di ieri e dei primitivi di oggi, ha un tutt’altro significato che non quello avuto nel secolo del positivismo; nell’era dello strutturalismo si è prodotta, infatti, una revisione di fondo riguardante le «culture analfabete» nei confronti delle «civiltà colte». Così la parola sacra e la parola profana si ricollegano nella sfera della remota ma eterna disputa fra il contenuto «naturale» e il contenuto «convenzionale» del processo fonico-segnico del nominare – rappresentare le cose. Le radici del parlare non si trovano solamente nella comunicazione di massa o nei processi meccanici, ma anche e soprattutto nel pensiero del singolo che dal confronto col reale e nel silenzio, «dà» un nome agli oggetti e al mondo circostante. La semantica del silenzio riacquista in tal modo la sua forza magica in un mondo di troppi rumori che portano alla incomunicabilità. Così non di meno l’indagine puramente linguistica ci ricollega alla logica simbolica e quindi alla vera filosofia, espressione – a detta dello stesso Lévi-Strauss – di una «antropologia spirituale» valida in un senso del tutto inedito.
Angelo Morretta ha svolto nella sua gioventù e all’estero attività di romanziere e saggista; tornato in Italia da più di Venti anni, si è dedicato interamente allo studio della civiltà e della cultura indiane, con libri, articoli nei giornali, conferenze, frutto non solo di letture ma anche di ripetuti viaggi in Oriente. È autore, in Italia, dei seguenti lavori: La Resa dei Conti (Guanda 1957), Lo spirito dell’india (Aldiniana 1960), Gli Dèi dell’India (Longanesi 1966), Il pensiero Vedanta (Abete 1968). Il presente saggio è il risultato di studi particolari nel Campo della linguistica, nonché dell’etnologia, ecc. collegati come sempre alla conoscenza diretta dei testi sanscriti e allo stesso ambiente culturale indiano.
Argomenti: Comunicazione, Lingue e Fonetica, Linguistica,