La Notte di Valpurga
Romanzo
Autore/i: Meyrink Gustav
Editore: Fratelli Bocca Editori
pp. XII-236, Milano
«La notte di Valpurga» appartiene – con «Golem» e «La faccia verde» – al gruppo dei romanzi del Meyrink dalle tinte forti. Gli avvenimenti che vi si succedono sono resi dall’autore con la particolare forza suggestiva, che gli è propria, e che talvolta si potenzia fino a creare una atmosfera d’incubo. Non per questo il libro è meno ricco di autentici elementi esoterici, anzi l’intera vicenda descrittavi ha, in ultima analisi, un carattere simbolico.
I due motivi fondamentali del libro sono «la notte di Valpurga» e la figura di Zrcadlo ed appaiono, in un certo modo, connessi l’uno all’altro. Zrcadlo, in boemo, vuol dire «lo specchio». Tale nome reca nel libro una figura strana, fra il sonnambulo e l’ossesso, privo di personalità propria, strumento di influenze varie che volta per volta vi si incarnano e vi si manifestano, mutandone lo stesso aspetto fisico, come in uno «specchio». Ma, come lo indica proprio una forza superiore che lo prende momentaneamente per strumento, egli è «specchio» anche in un senso più vasto: Zrcadlo rispecchia cioè, portandolo al limite estremo, lo stato proprio ad ogni uomo, almeno in limitata misura, prima che egli raggiunga l’illuminazione.
Argomenti: Letteratura, Occultismo, Romanzo,