La Natura Umana
Evoluzionismo e storicismo
Autore/i: Prodomo Raffaele
Editore: Costantino Marco Editore
prima edizione, prefazione di Paolo Bonetti, introduzione dell’autore.
pp. X-158, Lungro di Cosenza
In questo libro Raffaele Prodomo si chiede quale concezione della natura umana sia più convincente al cospetto delle scienze della vita e delle biotecnologie contemporanee.
In polemica soprattutto con le metafisiche tradizionali e il riduzionismo scientistico che, in diverso modo, limitano entrambi la libertà individuale, si propone una riflessione sulla natura umana come processo di‘ continua trasformazione. Tale considerazione del vivente come realtà mutante biologicamente e mutevole culturalmente e ritenuta compatibile con un prudente uso delle moderne biotecnologie.
La risposta alla domanda iniziale, inoltre, secondo l’autore non può essere competenza di un sapere unico: nessuna teologia, filosofia, fisiologia o neuroscienza, da sola, è in grado di imporre esclusive risposte, al contrario è indispensabile uno sforzo di integrazione tra i metodi di indagine.
L’integrazione è resa possibile dalla progressiva presa di coscienza della peculiarità della ricerca biologica rispetto alle scienze fisico-matematiche tradizionali. Infatti, come sostengono eminenti scienziati evoluzionisti quali Ernst Mayr e Stephen Jay Gould, la biologia evolutiva adopera un metodo storico che la pone al confine tra le scienze galileiane classiche e le cosiddette scienze umane. Il progetto di riunificazione dei saperi sull’uomo può, infine, essere favorito da un’attenta rilettura di pensatori come Darwin, Vico e Croce, apparentemente lontani tra loro ma avvicinati, invece, da un’identica comune sensibilità per la contingenza e libertà del corso storico.
«Che la nostra storia, con il variegato corredo delle sue arti, filosofie e teologie, con la molteplicità delle sue morali e dei suoi sistemi giuridico-politici, emerga dallo stesso mondo vitale a cui appartiene il povero scimpanzé, non pare che possa essere motivo di vergogna per la nostra specie, così orgogliosa di un’autocoscienza che, tuttavia, si sviluppa faticosamente da quella natura che incessantemente la stimola e la nutre. Senza la dialettica di vitalità e civiltà non ci può essere storia e la stessa categoria della libertà si degrada a vuota retorica spiritualistica». (Dalla prefazione di Paolo Bonetti)
Raffaele Prodomo, docente di Bioetica presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli (SUN) e socio fondatore dell’Istituto italiano di bioetica della Campania, fa parte del comitato direttivo della rivista “Colloqui” ed è componente del Centro interuniversitario di ricerca bioetica di Napoli (CIRB).
Autore dei volumi, Questioni di etica medica. Fondamenti per una bioetica storicista, Napoli 1992; Medicina e libertà individuali, Napoli 1997; Il male oscuro della medicina, Napoli 1998; L’embrione tra etica e biologia, Napoli 1998; Introduzione alla bioetica, Napoli 2002; Una bioetica liberale, Bologna 2003. Ha curato i volumi Progressi biomedici tra pluralismo etico e regole giuridiche, Torino 2004 e La nascita. I mille volti di un’idea, Torino 2006.
Ha contribuito, inoltre, a molti volumi collettanei e organizzato e diretto numerosi corsi di perfezionamento in bioetica, pubblicando articoli su riviste scientifiche e quotidiani.
Argomenti: Essere Umano, Evoluzione, Scienze Umane, Storia, Storia dell'Umanità,