La Mia Storia
Le confessioni del più sorprendente fenomeno parapsicologico dei nostri tempi
Autore/i: Geller Uri
Editore: Rizzoli
traduzione di Lydia Magliano.
pp. 256, nn. fotografie b/n f.t., Milano
Il nome di Uri Geller, un israeliano di trent’anni, è ormai familiare a milioni di persone che, in tutto il mondo, si interessano agli esperimenti extrasensoriali. Dei suoi straordinari poteri si stanno occupando dal 1973 parapsicologi, riviste scientifiche specializzate, corporazioni di maghi, fisici e matematici di fama internazionale.
Ma questa «immagine pubblica» rispecchia, ovviamente, solo un versante della sua personalità. L’altro, quello interiore, poteva conoscerlo solo Geller, ed è Geller, appunto, a rivelarcelo ora, in queste pagine semplici e insieme sconvolgenti.
In esse egli rievoca le tappe della sua vita, dai primi, stupefatti «incontri col mistero» degli anni dell’infanzia, al lento maturare in lui, durante l’adolescenza, della consapevolezza di essere stato prescelto da «forze superiori» come un tramite attraverso il quale esse potevano irrompere e manifestarsi nel mondo della normalità.
Un compito che egli infine accetta e porta avanti coraggiosamente esibendosi in conferenze dimostrative in America, in Europa, in Asia, nonostante le diffidenze, i contrasti, le accuse di truffa che gli piovono addosso da ogni parte. Finché, nell’autunno del 1973, nel corso di trasmissioni radio e televisive della BBC, migliaia di radio e telespettatori inglesi, non solo sentono e vedono Geller compiere cose incredibili (piegare oggetti di metallo, far funzionare orologi e apparecchi radio guasti da anni, con la sola forza di volontà), ma riescono, essi stessi, contemporaneamente, a ottenere gli stessi risultati con le posate e gli orologi di casa. Nei mesi seguenti, nel corso di programmi mandati in onda da altri studi radiofonici e televisivi europei, si ripeteranno gli stessi fenomeni.
Scossi dalla sensazionalità di questi ed altri risultati che coinvolgono gli stessi mass media, scienziati di chiara fama come H.E. Puthoff e Russell Targ dello Stanford Research Institute, e, dopo di loro, David Bohm e John Hasted del Birkbeck College, e J.G. Taylor dell’università di Londra chiedono e ottengono che Geller ripeta gli esperimenti nei loro laboratori, sotto il controllo di apparecchiature in grado di fornire ogni possibile garanzia scientifica sui risultati. Su di essi, qualche tempo dopo, Taylor e gli altri scienziati pubblicano memorie scientifiche nelle quali non solo escludono che Geller sia ricorso a trucchi di qualsiasi genere, ma affermano di trovarsi di fronte a fenomeni cui, per il momento, è impossibile dare una spiegazione scientifica. E concludono che se anche in futuro la loro natura continuerà a restare misteriosa, si dovranno ragionevolmente rimettere in discussione i fondamenti stessi della scienza moderna.
Argomenti: Età Moderna e Contemporanea, Paranormale, Parapsicologia,