La Memoria delle Ossa
Titolo originale: The Bone Woman
Autore/i: Koff Clea
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prima edizione, traduzione di Loretta Colosio.
pp. 344, numerose tavole a colori f.t., Milano
1994. In Ruanda si scatena una delle più spaventose guerre civili che hanno insanguinato la fine del XX secolo. Due anni più tardi, Clea Koff, ventitreenne antropologa forense, impegnata nello studio di scheletri preistorici presso l’Università della California, viene inviata sul posto, con un gruppo di esperti, per conto del Tribunale internazionale dell’ONU. La sua missione è far parlare i morti. Attraverso l’analisi minuziosa dei corpi trovati nelle fosse comuni deve accertare l’identità delle vittime, l’età, il sesso, la razza e stabilire se si trattava di civili o di combattenti. Il suo lavoro non solo permetterà di raccogliere le prove occultate dalla propaganda governativa per incriminare i responsabili dell’atroce genocidio, perpetrato soprattutto contro donne e bambini. Ma restituirà anche ai famigliari sopravvissuti un nome su cui piangere, talvolta il semplice brandello di un vestito, per chiudere il cerchio della memoria e del dolore. Tradotto in otto lingue e vincitore di numerosi premi, il diario intimo e implacabile dell’esperienza in Ruanda e poi in Bosnia, Croazia e Kosovo, diventa una lettura avvincente e traboccante di umanità, che è al contempo reportage, romanzo, thriller, analisi scientifica e saggio di appassionata denuncia. Dalle ceneri dei conflitti più cruenti, una rara e intensa canzone di speranza e di giustizia.
Clea koff è nata in Inghilterra nel 1972, da padre americano e madre tanzaniana. Dopo aver studiato antropologia e medicina legale a Berkeley, è stata scelta dall’ONU per fare parte della task force incaricata di trovare le prove per inchiodare i responsabili dei terribili genocidi degli ultimi anni. Quando non è in missione, vive tra Los Angeles e Melbourne.
Argomenti: Conflitti Militari, Storia Moderna e Contemporanea, Storie di Vita,