La Mappa che Cambiò il Mondo
Una straordinaria avventura umana e scientifica
Autore/i: Winchester Simon
Editore: Ugo Guanda Editore
prologo dell’autore, traduzione di Federica Oddera.
pp. 320, nn. illustrazioni b/n, Parma
In una piovosa mattinata della fine di agosto del 1819, solo e senza nessuno che lo aspettava, William Smith uscì dalla prigione londinese per debitori di King’s Bench: aveva cinquant’anni, il volto invecchiato e sciupato dalle intemperie e non possedeva più nemmeno una casa; eppure era il padre fondatore di una nuova scienza destinata a mutare il futuro dell’umanità, era l’autore della prima vera mappa geologica di un’intera regione del mondo, era l’uomo che aveva saputo sfidare i dogmi del creazionismo biblico per aprire la strada allo sfruttamento razionale del sottosuolo e delle sue ricchezze. Ma la sua grandezza non era stata riconosciuta, l’aristocrazia dei dilettanti geologi del suo tempo lo aveva prima ostacolato e poi addirittura defraudato delle sue scoperte, molti amici gli avevano voltato le spalle o avevano sfruttato senza pudore la sua generosità e le sue disavventure lo avevano portato fino alla povertà e alla prigione.
Tratteggiando il variopinto affresco di un’epoca di grandi rivoluzioni e cambiamenti quale fu il primo Ottocento inglese, Simon Winchester ci racconta – sulla base di prove documentarie inoppugnabili – le vicende, le illusioni e le sconfitte di un eccentrico ma geniale pioniere della scienza. La sua narrazione procede briosa e avvincente, densa di humour e di umanità, esaltando la caparbietà e la tenacia di William Smith, il piccolo proprietario terriero dell’Oxfordshire che scelse di investire tutte le sue energie per realizzare un progetto nato osservando, da ragazzo, le pietre che le donne della sua contea usavano come pesi. La sua interminabile sfida finì per prosciugare le risorse economiche e lo portò allo stremo delle forze, ma il miraggio della mappa geologica dell’intero sottosuolo inglese, la mappa che avrebbe consegnato ai contemporanei una nuova dimensione della terra, divenne realtà. E anche Winchester ha vinto la sua sfida: nelle sue pagine la geologia si anima di vita e di passione e diviene un viaggio irresistibile, un’avventura tesa e brillante, tanto che anche il lettore vorrebbe muoversi sui passi di Smith per condividerne entusiasmi e scoperte, lasciandosi affascinare dal mondo del sottosuolo e dei fossili, per disegnare insieme a lui la mappa che cambiò il mondo.
«Simon Winchester riscrive, con uno stile elegante e preciso, la storia di William Smith, dimostrando come un uomo, con la sua vocazione alla scoperta, possa segnare profondamente il modo in cui l’umanità interpreta il mondo.» (The New York Times Book Review)
Simon Winchester, nato in Inghilterra, ha vissuto in Africa, India e Asia, e attualmente risiede fra New York e le isole Ebridi. Corrispondente estero da oltre trent’anni, collabora con numerosi quotidiani e periodici americani e inglesi fra i quali il «New York Times». In Italia sono già stati pubblicati L’assassino più colto del mondo e Il fiume al centro del mondo.
Argomenti: Geologia, Memorie, Ricerca Scientifica, Storia Moderna e Contemporanea, Storie di Vita, Viaggio,