La Mania della Verità
dialogo con Pier Paolo Pasolini
Autore/i: Scalia Gianni
Editore: Cappelli Editore
introduzione dell’autore.
pp. 136, Bologna
Questo libro è l’incontro con Pier Paolo Pasolini di Gianni Scalia, che con lo scrittore ha diviso una lunga amicizia, fin dalla comune esperienza di «Officina», l’importante rivista degli ultimi anni cinquanta.
Mentre perdurano i fraintendimenti e le incomprensioni, come le celebrazioni o i «recuperi», lucidità e passione hanno dettato queste pagine, forse fra le più “congeniali” di quante scritte su Pasolini.
Dagli scritti di Scalia esce una specie di ideale colloquio o dialogo, diretto e appassionato, che tocca, più ancora che, il poeta e il prosatore, il Pasolini «luterano» e «corsaro» degli ultimi anni, in cui si riassume il percorso tormentato e “diverso” di questo intellettuale indisciplinato, di questo dissenziente.
Dialogo non con un «personaggio», ma con una persona prima e presente, quasi l’abbozzo o il nucleo di una interpretazione originale, simpatetica e interrogativa, del pensare e agire «in poesia» di Pasolini e della sua «mania della verità», formula della quale gli stesso riassunse il significato del suo atteggiamento estremo e profetico.
La sua voce, spesso inascoltata e sospettata, e fatta alla fine tacere in questo paese «orribilmente sporco», ancora oggi in vari modi esorcizzata, riacquista in queste pagine il tono del testimone ribelle e paziente, consapevole, nella più a «disperata vitalità», che «non c’è disperazione senza un pò di speranza».
Introduzione
. Discorso parlato su Pasolini «corsaro» (aprile 1976)
. Psolini vivo (novembre 1976)
. Di «Officina», di Pasolini e d’altro (novembre-dicembre 1976)
. La crudeltà di Pasolini (giugno-luglio 1977)
. Due o tre cose su Pasolini (lettera a un vecchio amico sul «Setaccio») (5-6 settembre 1977)
Argomenti: Cultura, Età Moderna e Contemporanea, Identità, Ideologia, Mentalità,