La Malattia Mortale – Svolgimento Psicologico Cristiano di Anti-Climacus
Titolo originale: Sygdommen Til Döden
Autore/i: Kierkegaard Sören
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
con un saggio di Jean-Paul Sartre, introduzione di Filippo Gentili, traduzione di Meta Corssen.
pp. XIX-204, Milano
Scritta nel 1848, da molti critici considerata il capolavoro di Sören Kierkegaard, La malattia mortale rappresenta l’opera forse più drammatica e sottile del pensatore danese, ignorato ai suoi tempi e poi riscoperto dall’Esistenzialismo come interprete del senso di precarietà dell’essere e delle lacerazioni dell’esistenza. La «malattia mortale» è la disperazione come condizione della propria incompiutezza: malattia dello spirito, dell’io e al tempo stesso elemento indispensabile per divenire coscienti del significato eterno della propria esistenza. Il problema religioso acquista così centralità assoluta laddove viene descritto il tormento e lo squilibrio di un uomo che rifiuta di conoscere il rapporto che ha con il suo io eterno e di conseguenza con Dio. In tal modo La malattia mortale diviene un fitto dialogo tra resistenza religiosa e la sua disperata negazione, una travolgente sinfonia che dalla sordina iniziale lascia sprigionare una massa sonora sempre più voluminosa e vibrante, fino a raggiungere il massimo di intensità nelle pagine finali.
Argomenti: Cristianesimo, Indagine Psicologica, Malattie, Psicologia, Saggi,