La Madre Santa
Titolo originale: Gottersmutter
Autore/i: von Sacher-Masoch Leopold
Editore: SugarCo Edizioni
traduzione di Achille Sansone.
pp. 208, Milano
L’immagine di donna che piace al «masochista» è quella della thadre «fredda, sentimentale, severa come la natura». La madre santa, una fanciulla bellissima, misto di crudeltà ferina e di tenera delicatezza, è la sacerdotessa di una Setta religiosa i cui seguaci hanno per lei una mistica venerazione. Sua vittima volontaria e adorante è Sabadil, un contadino del luogo, prima iniziato ai misteri della setta, poi crudelmente sacrificato. Nell’assioma di Masoch la vittima è sempre un perverso che ricerca il dolore perché solo esso gli permette di accedere al piacere. Il masochista chiede anzi tutto di essere punito e questa punizione, morale o materiale, non può essergli inflitta da chiunque ma solo dalla donna amata, la femmina dominatrice, appunto, crudele e inflessibile, davanti alla quale egli si autoflagella. Un nodo psicologico altamente drammatico che contribuisce a creare quella torbida atmosfera mistico-rituale fatta di attesa, rimorso, timore, dèsiderio e senso di colpa che caratterizza così profondamente tutta l’opera dello scrittore austriaco.
Leopold von Sacher-Masoch, 1836-1895, nacque a Leopoli (nell’attuale Unione Sovietica) ma fu scrittore di lingua tedesca. Figlio di un funzionario di polizia, esercitò a lungo la professione di giornalista. Fra i suoi romanzi ricordiamo Venere in pelliccia e L’amore crudele, una raccolta di racconti caratteristici dell’opera di Masoch pubblicata in questa stessa collana.
Argomenti: Donna, Simbolismo, Universo Femminile,