La Guerra Civile
Autore/i: Gaio Giulio Cesare
Editore: Rusconi
prima edizione, introduzione, note, bibliografia e tavola cronologica di Elio Marinoni, consulenza storica di Ida Calabi Limentani, traduzione di Enrico Oddone, disegni di Riccardo Orsolano.
pp. XXXIV-340, VIII tavv. b/n f.t., Milano
Gaio Giulio Cesare, nato tra il 102 e il 100, morì assassinato alle Idi di marzo del 44 a.C. Console nel 59, 48, 46, 45, 44; dittatore nel 49, 48, 46 (con validità di dieci anni), nel 44 e, lo stesso anno creato dittatore perpetuo, riceve anche il titolo di imperator a vita. Pontefice massimo (dal 63), insignito della praefectura morum (“prefettura dei costumi”, potere censorio) per tre anni nel 46, della sacrosanctitas propria dei tribuni della plebe, che conferiva l’inviolabilità personale nel 44, autorizzato a creare i consoli e a designare la metà degli altri magistrati, raggiunse un potere simile a quello di un re.
Riportò cinque trionfi: sulla Gallia, sull’Egitto, sul Ponto, sull’Africa, sulla Spagna.
Diede la cittadinanza romana alla Gallia Cisalpina; fondò colonie; promosse il primo piano regolatore della città di Roma; riformò il calendario.
Nessuno dubita che Giulio Cesare sia da annoverare tra gli storici, ma La guerra civile che qui si presenta e un’autobiografia, anzi un frammento autobiografia, che comprende solo due anni storia: l’opera si apre infatti con seduta senatoria del 1° gennaio 49 e termina con l’esecuzione di Potino (17 novembre 48), abbracciando un arco di tempo assai limitato per un’opera storica. Non propriamente historiae, ma commentarii, il titolo completo dell’opera era Commentari delle imprese della guerra civile. Scritto ovviamente polemico, sulla cui credibilità si è molto discusso, ma che, inquadrato nel suo genere letterario e nelle teorie storiografiche contemporanee, risulta senz’altro una delle opere più veritiere.
Argomenti: Libri vari,