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La Gola del Merlo

La Gola del Merlo

Memorie provocate da Gabriel Cacho Millet

Autore/i: Conti Primo

Editore: Sansoni Editore

pp. 560, 1 fotografia b/n, Firenze

Tra cronaca e storia, queste memorie di uno dei protagonisti della cultura italiana del nostro secolo (e unico testimone superstite della grande stagione futurista) s’aggirano nell’autobiografia ma costantemente la superano per la ricca serie di rapporti, d’incontri, di corrispondenze con gli altri protagonisti massimi non solo italiani, se è vero che ad ogni pagina s’incontrano i nomi di Marinetti o di, Boccioni, di Picasso o di Apollinaire, di Ungaretti o di Guillén, in un diagramma che va dai primissimi anni del Novecento (Primo Conti e già alla ribalta avanti la prima guerra mondiale, nei suoi quattordici o quindici anni) al tempo attuale.
Quel che fa l’originalità di questa cronaca-romanzo, e insieme la sua caratteristica più invitante, è l’infinita serie di documenti e testimonianze che Conti cita e riporta – son lettere, appunti, ricordi tutti di primissima mano e tutti o quasi inediti che danno dei tanti personaggi (ormai imbalsamati, nell’immagine che comunemente se ne ha, entro la loro doverosa incasellatura storica) ritratti di singolare vivezza, ritratti – per così dire – di palpabile quotidianità.
Va da sé che entro questa rete s’aggirano poi personaggi privati, o personaggi minori, non meno importanti a rendere il clima e la temperie di un’epoca.
Anche va da sé che son narrati, du côté de chez Primo Conti, episodi in varia misura determinanti nella nostra storia…- meglio, è narrata la nostra storia secondo la guardatura di Primo Conti, che mette in rilievo i temi per lui fondamentali (ecco dunque che il primo episodio “storico” ricordato e la famosa serata futurista fiorentina al Teatro Verdi nel 1913).
Il tutto con una notevole vivacità di dettato, con una prosa molto spesso di buona o addirittura bonissima lega.
S’aggiunga infine che il libro e scritto a due mani: Cacho Millet, poeta, romanziere, commediografo, col suo registratore provoca le memorie di Conti, non ne è lo storico ma l’interlocutore. Gli fa, alla fin fine, un’intervista di oltre cinquecento pagine.

Primo Conti nasce a Firenze il 18 ottobre 1900 sotto il segno della Bilancia. Pittore a 13 anni, partecipa da protagonista al movimento futurista e pubblica nel 191 7 il suo primo libro. Della sua vita e dei suoi intensi rapporti con chi ha fatto storia in questo secolo (da Marinetti a Picasso, da Soffici a Petrolini. da Sibilla Aleramo a Puccini, da Pirandello a Rauschenberg) resta una testimonianza fondamentale nei ricchi archivi della Fondazione che porta il suo nome.

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Argomenti: Biografie, Cultura, Memorie, Storia,

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