La Forca in Inghilterra
Titolo originale: Hanged by the Neck
Autore/i: Koestler Arthur; Rolph C. H.
Editore: Edizioni di Comunità
introduzione degli autori, traduzione dall’inglese di Ugo Varnai.
pp. 192, Milano
Come mai i sostenitori della pena di morte non hanno scritto, in questi ultimi decenni, nemmeno un libro presentabile in difesa della forca, né in Inghilterra né altrove? E una di quelle domande che contengono la risposta; perchè non ci sono mai stati in alcun paese europeo dei partigiani filo-nazisti?
Il problema pratico delle impiccagioni in Inghilterra non e più un grosso problema; i disgraziati a cui ogni anno «si sloga legalmente l’osso del collo» si contano ormai sulle dita delle mani. Quello contro cui combattono gli autori e soprattutto il simbolo della forca, la mentalità che in esso si esprime, le feroci Componenti reazionarie che affiorano ancora nella vita di un paese estremamente civile e di un popolo fondamentalmente mite come gli inglesi. E ancora importante riflettere sull’incredibile storia (che non è poi storia antica) dell’età d’oro della forca, in cui si impiccavano anche i bambini, magari per un furterello. I giudici parlavano allora della necessita di punire nei piccoli rei la «malizia» che, dicevano, surroga l’età; non parlavano invece della fame dei giovani ladri.
Qui in Italia per nostra fortuna il problema tecnico non esiste; ma questo scritto polemico e insieme equilibrato sulla pena di morte in Inghilterra è di vivo interesse per il lettore italiano, sia per quello che ci rivela sui residui barbarici e crudeli che possono mescolarsi anche alle più alte tradizioni di civiltà, sia per gli scorci di storia dell’Inghilterra liberale e del capitalismo europeo che ne emergono; e infine anche come esempio di una campagna d’opinione (per l’abolizione definitiva del capestro) che per certi versi si può considerare esemplare.
Arthur Koestler, che non ha bisogno di presentazioni, aveva già scritto qualche anno fa un vivacissimo libro sulla forca («Reflections on Hanging») di cui si adoperano qui certe parti. Il suo collaboratore, Rolph, è un noto giornalista e scrittore, che si è spesso occupato di problemi penologici e di riforme penali.
I. INTRODUZIONE
II. PERCHÈ AMMAZZARLI?
- Occhio per occhio
III. IL PARERE DEI GIUDICI
Il poliziotto e il boia
- Gli oracoli
- Da Ellehborough a Goddard
- I giudici e i diritti degli imputati
- La dottrina della massima severità
IV. IL PUNTO DI VISTA DELLA POLIZIA
V. INVECE DELLA PORCA
- La categoria degli assassini
- L’omicida in carcere
- Quanto dura una condanna a vita
- Ciò che comporta una condanna «a vita»
- I Christie e gli Haigh
- Il simbolo della forca
VI. E LE VITTIME?
VII. ANATOMIA DELL’OMICIDIO; 1949-1960
- Alcune conclusioni
- Il «Credo» dell’abolizionista
Argomenti: Ideologia, Sistema Giudiziario Leggi e Democrazia, Sistemi di Potere, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Storia del Pensiero,