La Fine di Atlantide
Autore/i: Luce J. V.
Editore: Fratelli Melita Editori
prefazione di Sir Mortimer Wheeler, introduzione dell’autore, traduzione di Celso Balducci.
pp. 192, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, La Spezia
Nel quindicesimo secolo a.C nell’isola di Thera (Santorino) a 75 miglia a nord di Creta si verificò un’eruzione di straordinaria violenza. Fu questa eruzione a provocare la distruzione di Atlantide, che Platone avrebbe narrato al mondo undici secoli più tardi? È mai esistita un’isola quale egli ci descrive, sede di una progredita civiltà e centro di un grande impero? E, in tal caso, dove si trovava e quando fiorì questa civiltà e perché scomparve? In questo libro J. V. Luce avanza l’ipotesi che nella leggenda di Atlantide sia racchiuso un nucleo di falli storici. Egli sostiene che bisognerebbe trattarla nello stesso modo in cui trattiamo, per esempio, la saga di Troia, le scoperte archeologiche (soprattutto il lavoro svolto a Creta da Sir Arthur Evans e dai suoi successori) imponevano di rivedere l’intera materia.
La grande, misteriosa leggenda d’una terra d’Atlantide, al centro del mondo mediterraneo, è riproposta in una dimensione scientifica basata sulle scoperte più recenti ed avanzate dell’Archeologia, della Sismologia e dell’Oceanografia.
J. V. Luce, studioso di civiltà classiche, e stato professore di lingua e letteratura greca all’Università di Glasgow. Attualmente insegna Filologia classica al Trinity College di Dublino.
Argomenti: Antiche Civiltà, Antichità, Leggende, Misteri dell'Antichità, Storia,