La Fenomenologia
Autore/i: Jeanson Francis
Editore: Sugar Editore
prefazione e traduzione di Renato Barilli.
pp. 150, Milano
Insieme con il marxismo, con la psicanalisi, con l’esistenzialismo e con il neopositivismo, la fenomenologia è una delle correnti che caratterizzano il pensiero moderno. Oggi in Italia, dai settori delle esperienze artistiche a quelli delle ricerche scientifiche, gli studi fenomenologici sono all’ordine del giorno e hanno provocato profondi ripensamenti e radicali modifiche nel modo di interpretare la realtà. Malgrado la diffusione dei punti d’approdo raggiunti dalla filosofia di Husserl, e delle proiezioni di questa sul pensiero di Heidegger, Merleau-Ponty e Sartre, il complesso portato dalla fenomenologia rimane sconosciuto ai lettori non specialisti italiani. L’essenziale esposizione di Francis Jeanson si propone come una efficace e pratica introduzione alla vasta e ardua problematica fenomenologica.
Dalle pagine di questo libro di Jeanson, la fenomenologia appare come una filosofia della responsabilità del soggetto umano, della esperienza, della prassi, come un «sistema aperto», sperimentale nel pieno senso del termine, come un metodo che agisce da «provocazione all’umano» e si oppone al mito dell’oggettività. Le indicazioni dell’autore non si arrestano alla precisa ricostruzione delle concezioni fenomenologiche, ma sotto l’influenza di Sartre, che ha parimenti tenuto conto degli insegnamenti di Marx e di Husserl, Jeanson traccia un parallelo tra marxismo e fenomenologia sostenendo una sensibile convergenza tra i due indirizzi filosofici.
Francis Jeanson è uno studioso francese cresciuto alla scuola di Jean-Paul Sartre. Tra il 1947 e il 1955 ha pubblicato Le problème moral et la pensée de Sartre, Signification humaine du rire, La phénoménologie, La vraie verité, Sartre par lui-même, Notre guerre, L’Algérie hors-la-loi (scritto insieme con la moglie Colette). È una delle figure di maggior rilievo nella battaglia che da anni. anche in Francia si combatte in favore dell’indipendenza algerina; condannato nel famoso processo dei 121, si è dato alla clandestinità e continua a battersi contro il colonialismo. La sua ultima opera, La révolution algérienne – Problèmes et perspectives, è uscita nel 1962 in lingua originale per i tipi di un editore italiano, perché in Francia ne era stata proibita la pubblicazione per motivi politici.