La Fabbrica del Duce
Autore/i: Biondi Dino
Editore: Vallecchi Editore
pp. 344, 24 ill. b/n, Firenze
La manipolazione delle coscienze attraverso le tecniche pubblicitarie instaurate dalle comunicazioni di massa fa con l’affermazione del fascismo una delle sue prove generali.
Nella figura carismatica del Duce, proclamata sacra e intoccabile dai suoi apologeti (i persuasori non sempre occulti di una vastissima agenzia di pubblicità), l’uomo della strada riversa le proprie frustrazioni e paure, fino a lasciarsi coinvolgere nelle avventure più tragiche e anacronisticbe.
È una parabola che Dino Biondi ricostruisce (la prima edizione del libro è del 1967) sulla scorta di una ricchissima documentazione, illustrando soprattutto la tecnica abnorme dei costruttori di un monumento davanti al quale si sono prosternati quaranta milioni di italiani per più di vent’anni.
Ne risulta un quadro misteriosamente buffo e grandioso, un farneticare collettivo nel quale si perde la nozione dell’identità degli uni e dell’altro. In questa mistificazione di fondo è la ragione dell’ascesa di Mussolini ai fasti «oceanici» di Palazzo Venezia ma anche la causa della rovina finale, la preparazione al lugubre monologo di Salò davanti a una platea deserta.
Argomenti: Comunicazione, Fascismo, Società, Storia Moderna e Contemporanea,