La Conquista dell’Inutile
Titolo originale: Eroberung des Nutzlosen
Autore/i: Herzog Werner
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
premessa dell’autore, traduzione di Monica Pesetti e Anna Ruchat, in copertina: Klaus Kinski in un frame tratto da Fitzcarraldo di Werner Herzog.
pp. 350, illustrazioni in bianco e nero, Milano
La conquista dell’inutile raccoglie il lungo diario tenuto da Werner Herzog durante i due anni e mezzo di lavorazione del suo film-capolavoro Fitzcarraldo nella giungla amazzonica, tra il giugno 1979 e il novembre 1981. Protagonisti di queste pagine sono, come nel film, la lussureggiante foresta pluviale e le sue popolazioni di indios che a centinaia lavorarono come comparse nella pellicola, oltre a Klaus Kinski, l’attore preferito di Herzog. Nel descrivere la quotidianità di un’impresa che non ha nulla di quotidiano, Herzog arriva a ripensarsi radicalmente come artista e come uomo, riflettendo sul ruolo dell’arte, sul concetto di civilizzazione, sul senso della violenza e sull’ineluttabile crudeltà della natura. Ne risultano pagine affascinanti, filosofiche e poetiche insieme, che l’autore definisce «più appassionanti del film stesso, una sorta di scrittura che, come in un processo magico, vuole scongiurare la disgrazia».
Werner Herzog (Monaco, Germania 1942), scrittore, poeta, critico cinematografico, regista di corto e lungometraggi, documentari, opere teatrali e liriche, è un talento eccezionalmente poliedrico e inquieto. Dal primo cortometraggio del 1967 ha diretto, scritto e prodotto oltre 50 film, tra cui Aguirre, furore di Dio (1972), Nosferatu, il principe della notte (1978) e Fitzcarraldo (1981, premiato a Cannes nel 1982 per la miglior regia).
Argomenti: Antropologia, Cultura, Filosofia, Ideologia, Pensiero, Sociologia,