La Civiltà Egea
Autore/i: Glotz Gustave
Editore: Giulio Einaudi Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Domenico Fajella.
pp. 532, nn.tavv. b/n f.t., Torino
Dall’introduzione dell’autore:
«Da lunghi secoli la vallata del Nilo e le steppe della Mesopotamia erano uscite dalla barbarie, e per lunghi secoli ancora le selvagge tribú dell’Europa continentale dovevano rimanere immerse in profonde tenebre, allorché nacque, sulle rive del Mediterraneo, la civiltà destinata a essere la civiltà dell’avvenire. Sino allora, i soli uomini che avessero contato nel mondo erano stati dei continentali, abitatori di sterminate pianure, dove grandi fiumi favorivano la creazione di un’oasi continua, dove la natura non opponeva ostacoli all’unità dei costumi, e su di una estensione immensa le città e i villaggi potevano essere riuniti sotto lo scettro di un re. Facevan ora per la prima volta la loro comparsa dei popoli dispersi in piccole isole o in cantoni montagnosi, dotati di un vigoroso spirito di autonomia, disseminati in città poco accessibili dall’interno, ma volte verso il mare, sempre pronti a spingersi su tutte le vie del mondo. Tra non molto, il Mediterraneo avrebbe esercitato sui destini dell’umanità un’azione decisiva.[…]»
Argomenti: Antica Grecia, Civiltà Greca, Mediterraneo,