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La Carta Autonomistica della Sardegna tra Antico e Moderno – Le Leggi Fondamentali nel Triennio Rivoluzionario (1793-96)

La Carta Autonomistica della Sardegna tra Antico e Moderno – Le Leggi Fondamentali nel Triennio Rivoluzionario (1793-96)

Autore/i: Birocchi Italo

Editore: G. Giappichelli Editore

unica edizione, premessa dell’autore.

pp. 312, Torino

Gli storici dell’esperienza giuridica sarda insistono spesso nell’indicare l’insularità come caratteristica propria di quell’esperienza, sviluppatasi in un contesto culturale ed istituzionale nettamente differenziato rispetto a quelli delle altre terre dell’Europa mediterranea.
Queste lezioni del Birocchi rappresentano un controllo e insieme una conferma (l’uno e l’altra criticamente provvedutissimi) di quel convincimento storiografico.
Dopo aver offerto un quadro puntuale dei problemi che sul finire del Settecento si ponevano in ordine all’autonomia del Regno di Sardegna nel contesto della Monarchia sabauda (cap. I); e dopo aver tratteggiato un profilo esauriente della cultura giuridica della Sardegna settecentesca nelle sue due Università proprio allora riformate (cap. II) l’A. studia le “cinque domande” che la Nazione Sarda propose nel 1793 a Vittorio Amedeo III di Savoia, miranti a restituir vigore a quelle Leggi Fondamentali che agli occhi di chi formulò le “domande” rappresentavano il gelosissimo proprium istituzionale dell’Isola (cap. III). Alla narrazione della vicenda “rivoluzionaria” che, dal 1794 al 1796 portò dalla cacciata dei Piemontesi alla sconfitta del progetto autonomistico (cap. IV) l’A. fa seguire una robusta ricostruzione dell’itinerario che nella cultura giuridico-politica europea l’idea di “leggi fondamentali” ha percorso a partire dagli anni Settanta del Cinquecento fino a diventare – alla fine del Settecento – componente essenziale del complesso concetto di Costituzione (cap. V). Sulla base di questo sistema concettuale così ricostruito storicamente, l’A. opera una rigorosa diagnosi giuridica del “triennio rivoluzionario” sardo nella prospettiva della sua “ulteriore” ed estrema conclusione con la “fusione perfetta” del Regno di Sardegna nella Monarchia sabauda alla metà dell’Ottocento.
Questa sorta di “flash-back” – attraverso cui il lettore-studente viene accompagnato dalla breve vicenda “rivoluzionaria” alla storia di lungo periodo del concetto di “leggi fondamentali” per esser poi ricondotto alla diagnosi giuridicamente rigorosa dei fatti prima narrati – fa di questo corso di Italo Birocchi, così denso ed impegnativo, un sussidio didattico singolarmente coerente con le ragioni che giustificano l’esistenza di questa collana (U.S.).

Italo Birocchi (Cagliari, 1949), è professore straordinario di Storia del diritto italiano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari. Tra le sue pubblicazioni: Per la storia della proprietà perfetta in Sardegna, Giuffrè, Milano 1982; La questione dei patti nella dottrina tedesca dell’Usus modemus e Tra tradizione e nuova prassi giurisprudenziale: la questione dell’efficacia dei patti nella dottrina italiana dell’età moderna, in Towards a General Lato of Contracts, Ducker & Humblot, Berlin 1990; Il contratto trino e la ’natura contractus’, in Quaderni fiorentini, 1990.

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Argomenti: Libri vari,

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